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      — Dalle presenti indagini risulterebbe invece, che il sistema ticonico fosse noto ai Greci già vivendo Eraclide Politico, cioè al tempo d’Alessandro Magno; che fosse un grado della scala, per cui essi si elevarono al concetto di Copernico; che infine dal medesimo avessero origine, per via di astrazione e di generalizzazione, le teorie degli epicicli e degli eccentri mobili, quali li presentò un secolo più tardi Apollonio di Perga.
      La varia natura degli elementi astronomici, geometrici, istorici, di cui si dovrà intessere la nostra dimostrazione, e più di tutto le gravi lacune della tradizione, e le preparazioni necessarie per interpretare a dovere il significato dei pochi documenti rimasti, mi hanno obbligato a discutere parecchie questioni secondarie, ed a deviare spesso dall’ordine naturale per arrivare a stabilire un filo logico abbastanza saldo nelle deduzioni, ed a produrre in chi legge la convinzione desiderata. Ciò non ha potuto farsi senza qualche poco d’apparente disordine nell’esposizione; del quale già chiedo scusa fin d’ora. Ho procurato di rimediarvi coll’aggiungere in fine un riassunto dei fatti più salienti, secondo l’ordine del tempo in cui sono avvenuti.
     
      I. ERACLIDE PONTICO,
      ED IL CORSO DEI PIANETI INFERIORI.
      1. Dello svolgimento d’idee che prendiamo a studiare, si può assegnare prossimamente il principio sotto il regno di Filippo Macedone, quando, morto Platone (347 a. C), la direzione e l’insegnamento nella scuola filosofica da lui fondata passò prima a Speusippo, indi a Senocrate.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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