54. Un’altra cosa sarà anche opportuno notare; ed è che Aristarco ha potuto arrivare al suo concetto eliocentrico senza mai dipartirsi dai principi fisici allora ritenuti come plausibili in questa materia, e senza introdurre nel cielo alcuna circolazione intorno a punti ideali e privi di fisico contrassegno, come fecero più tardi gli astronomi matematici da Apollonio in avanti. Ma Aristarco non era solo un matematico; egli altresì aveva atteso alla parte fisica di tali questioni, frequentando le lezioni di Stratone Lampsaceno, cui fu dato il nome speciale di fisico, perchè della fisica faceva la base principale del suo insegnamento249
TALE RIPUGNANZA AD AMMETTERE CIRCOLAZIONI DEI CORPI CELESTI INTORNO A PUNTI IDEALI FU UNA DELLE CAUSE CHE ACCELERARONO L’AVVENTO DELL’IDEA COPERNICANA. INFATTI, POSTA UNA VOLTA LA CONDIZIONE IMPRETERIBILE CHE UN ASTRO NON POTESSE CIRCOLARE CHE INTORNO ALLA TERRA, OD INTORNO AD UN ALTRO ASTRO, DUE IPOTESI SOLTANTO RIMANEVANO CAPACI DI SODDISFARE ALL’ANOMALIA DEI PIANETI CON MOVIMENTI CIRCOLARI ED UNIFORMI; E SONO L’IPOTESI TICONICA PER CHI VUOL FISSA LA TERRA, E L’IPOTESI COPERNICANA, SE SI CONSENTE ALLA TERRA DI MUOVERSI COME UN ASTRO QUALSIASI. PERCIÒ ARRIVIAMO A QUESTA CONSEGUENZA SINGOLARE, MA PUR VERA: CHE SE I MATEMATICI GRECI, COLLE LORO FORME ASTRATTE DI MOVIMENTO PER ECCENTRI ED EPICICLI INTORNO A PUNTI IDEALI NON FOSSERO INTERVENUTI NELLA QUESTIONE E L’AVESSERO LASCIATA ALLA PURA SPECULAZIONE DEI FISICI, I GRECI NON AVREBBERO AVUTO DA SCEGLIERE, CHE FRA L’IPOTESI DI TICONE E QUELLA DI COPERNICO, O SE SI VUOLE, FRA QUELLA DI ERACLIDE E QUELLA DI ARISTARCO; E QUINDI FORSE PIÙ PRESTO SAREBBERO GIUNTI ALLA VERITÀ. L’INTRODUZIONE DEGLI ECCENTRI E DEGLI EPICICLI CENTRATI SU PUNTI IDEALI NON GIOVÒ AD ALTRO SULLE PRIME, CHE A SOFFOCARE APPENA NATE LE VERE IDEE SULLA STRUTTURA DELL’UNIVERSO. GLI EPICICLI D’APOLLONIO E DEI SUOI SUCCESSORI SI ADATTAVANO TROPPO BENE A CONCILIARE I FENOMENI COI PREGIUDIZI CORRENTI NELLE SCUOLE, E DELLA LIBERTÀ CHE NE DERIVAVA FU FATTO LARGO USO A DANNO DELLA VERITÀ. CESSA COSÌ LA MERAVIGLIA, CHE IN NOI DESTAVA IL FENOMENO IN APPARENZA INESPLICABILE DEL REGRESSO AVVENUTO DOPO ARISTARCO NELLE IDEE DEI GRECI SUL SISTEMA DEL MONDO. LE IDEE DI ARISTARCO VISSERO ANCORA PER QUALCHE TEMPO IN DISCEPOLI A NOI IGNOTI; E QUANTUNQUE IL SUO NOME FOSSE IN TUTTA L’ANTICHITÀ CELEBRATISSIMO, LE SUE DOTTRINE FURONO RICORDATE SOLTANTO COME OPINIONI BIZZARRE E SINGOLARI, FACILI AD ESSERE CONFUTATE CON ARGOMENTI ALLORA IN APPARENZA INVINCIBILI, E DI CUI SOLTANTO DICIANNOVE SECOLI DOPO SI COMINCIÒ AD APPREZZARE GIUSTAMENTE LA TOTALE INSUFFICIENZA.
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