CI? TESTIFICASI DA VARIE AUTORITÀ, E PRIMIERAMENTE DA ATEIO CAPITONE, SCRITTORE CONTEMPORANEO DI AUGUSTO. SECONDO LE CITAZIONI RIFERITE DA FESTO290, RuTILAE CANES, IDEST NON PROCUL A RUBRO COLORE IMMOLANTUR, UT AIT ATEIUS CAPITO, CANARIO SACRIFICIO PRO FRUGIBUS DEPRECANDAE SAEVITIAE CAUSA SIDERIS CANICULAE.... CATULARIA PORTA ROMAE DICTA EST, QUIA NON LONGE AB EA AD PLACANDUM CANICULAE SIDUS FRUGIBUS INIMICUM RUFAE CANES IMMOLABANTUR, UT FRUGES FLAVESCENTES AD MATURITATEM PERDUCERENTUR. ECCOCI DUNQUE ARRIVATI PROPRIO ALLA rubra Canicula DI ORAZIO, IL CUI COLORE ERA CERTAMENTE DESUNTO DAL COLORE DELLA ROBIGO. IL RITO ASTRONOMICO DIVENT? POPOLARE, E PROPAG? L’IDEA CHE LA STELLA DOVESSE ESSER ROSSA COME L’ANIMALE CHE NE ERA l’immagine291.
OVIDIO SULLA FINE DEL QUARTO LIBRO DEI FASTI LA CERIMONIA CUI ACCENNA CAPITONE, DELLA QUALE NARRA COME TESTIMONIO OCULARE. DICE, CHE TORNANDO A ROMA DA NOMENTO INCONTRÒ PER VIA LA PROCESSIONE DEI ROBIGALIA, AL BOSCO SACRO DELLA DEA ROBIGINE. COMPIUTO CHE FU IL SACRIFIZIO DI VINO, D’INCENSO, DELLE INTERIORA D’UNA PECORA E DI UNA CAGNA (CANIS OBSCŒNA), INTERROGA IL FLAMINE INCARICATO DELLA CERIMONIA, DOMANDANDOGLI PERCHÈ IL SACRIFICIO COSÌ INSOLITO DI UNA CAGNA? AL CHE IL FLAMINE RISPONDE (VV. 939-942):
Est Canis, Icarium dicunt, quo sidere moto
Tosta sitit Tellus, praecipiturque seges.
Pro Cane sidereo, canis hic imponitur aris,
Ut quare pereat nil nisi nomen habetQui la rappresentazione simbolica della cagnetta rossa è indicata tanto chiaramente quanto si può desiderare.
| |
Canicula DI ORAZIO Canis Icarium Tellus Cane
|