DOPO AVER RIFERITO E DISCUSSO LE TESTIMONIANZE DI CARATTERE AFFERMATIVO CHE HANNO DATO LUOGO ALLA PRESENTE QUESTIONE, DOBBIAMO PUR TENER CONTO DI ALTRE, CHE TENDEREBBERO A RISOLVERLA NEL SENSO NEGATIVO. NON SI PUÒ ASPETTARE CHE QUESTE SIANO MOLTE E MOLTO DECISIVE; SE INFATTI SIRIO NON SI DIFFERENZIAVA PEL COLORE DAL PIÙ DELLE ALTRE STELLE, QUALE MOTIVO POTEVA SPINGERE UNO SCRITTORE AD AFFERMARE CHE UNA DIFFERENZA NON ESISTEVA? SOLTANTO DI ECCEZIONI RARE E NOTEVOLI SI PUÒ ASPETTARE, IN QUESTO GENERE DI COSE, UNA MENZIONE SPECIALE.
1. IL GIÀ CITATO SCRITTORE D’ASTROGNOSIA GIULIO IGINO296, PARLANDO DELLA COSTELLAZIONE DEL CANE MAGGIORE, DICE: CANIS HABET IN CAPITE STELLAM ALTERAM, QUAM ISIS SUO NOMINE STATUISSE EXISTIMATUR, ET SIRION APPELLASSE PROPTER FLAMMAE CANDOREM; QUOD EIUSMODI SIT, UT PRAETER CETERAS LUCERE VIDEATUR. ITAQUE QUO MAGIS EAM COGNOSCERENT, SIRION APPELLASSE. ECCO UNO SCRITTORE, IL QUALE È PROBABILE CONSACRASSE QUALCHE STUDIO ALLE COSTELLAZIONI, AFFERMARE CHE SIRIO AI SUOI TEMPI era candido. QUALE POI FOSSE QUESTO COLORE LO APPRENDIAMO DA UN ALTRO PASSO DEL MEDESIMO IGINO297 ... E QUIBUS (PLANETIS) esse maximum colore candido, nomine Hesperum ... SECONDO IGINO ADUNQUE VENERE E SIRIO AVEVANO IL MEDESIMO COLORE298.
2. LO SCOLIASTE ANONIMO, CHE CORRED? DI SUOI COMENTI LA VERSIONE D’ARATO FATTA DA GERMANICO CESARE, NOTA RISPETTO A SIRIO QUANTO SEGUE299 ... Sirius stella est in medio centro cœli, ad quam cum Sol accesserit, duplicatur calor ipsius, et languore afficiuntur CORPORA HUMANA. SIRIUM AUTEM STELLAM VOCATAM PUTANT PROPTER FLAMMAE CANDOREM ... L’IDENTITÀ DI QUEST’ULTIMA ESPRESSIONE CON QUELLA USATA DA IGINO LASCIA CREDERE, CHE LO SCOLIASTE DIPENDA DA LUI. CHE COSA SIGNIFICHINO LE PAROLE IN MEDIO CENTRO CŒLI NON SEMBRA FACILE DICHIARARE.
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Hesperum Sol
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