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      NÈ PIÙ DIFFICILE SAREBBE FORMARE UN ALTRO CATALOGO DI LUOGHI CLASSICI, DOVE GLI EPITETI SOPRADETTI SI APPLICANO AL SOLE O AD ALTRI OGGETTI DI COLORE CERTAMENTE DIVERSO DAL ROSSO. MA NON MI PARE CHE SIA UTILE DISCUTERE PIÙ OLTRE SOPRA UNA CLASSE DI TESTIMONIANZE, DALLE QUALI NON È PROBABILE POSSA MAI DERIVARE ALCUNA LUCE SULLA PRESENTE QUESTIONE.
      UN SOLO PASSO SEMBRA MERITARE QUALCHE ATTENZIONE: ED È QUELLO DOVE PLINIO, PARLANDO DEI COLORI DEI PIANETI, DICE: COLOR SOLIS QUUM ORITUR, ARDENS: POSTEA RADIANS. È UNA DELLE MILLE OCCASIONI IN CUI PLINIO SEMBRA VOGLIA OSCURARE L’ESPRESSIONE DEL PROPRIO PENSIERO COLL’USO DI VOCABOLI MALE APPROPRIATI. CHI HA MAI SAPUTO CHE FRA I COLORI ESISTA IL COLORE ARDENTE IL COLORE RADIANTE? ’OSSERVAZIONE DIRETTA DEL FATTO CI AVVERTE, CHE QUI ARDENTE PER ROSSO E RADIANTE COLORE DELLA LUCE BIANCA DEL SOLE MERIDIANO; MA SE CIÒ NON FOSSE, CHI NE CAPIREBBE QUALCHE COSA? NON PUÒ DUNQUE PLINIO FARE AUTORITÀ PER INDURCI A RAVVISARE NELLA PAROLA ARDENS ’EQUIVALENTE DI ROSSO. CHE ARDENS SECO L’IDEA DI CALORE NON DI COLORE CERTAMENTE NOTO AGLI ANTICHI; I QUALI DALL’ESPERIENZA DEI METALLI ROVENTI E DEI CARBONI IN COMBUSTIONE AVEVANO APPRESO BENISSIMO, CHE IL CALOR BIANCO È ACDA UNA TEMPERATURA PIÙ ELEVATA CHE IL CALOR ROSSO314.
      IX. GEMINO.
      QUESTO SCRITTORE, DEL QUALE SI RITIENE COMUNEMENTE CHE VIVESSE SUL PRINCIPIO DEL SECOLO CHE PRECEDETTE L’ÈRA VOLGARE, HA NEL CAPITOLO XIV DEI SUOI ELEMENTI D’ASTRONOMIA SEGUENTE PASSO, CHE SULL’EDIZIONE DATANE DAL PETAVIO315 nel suo URANOLOGION: ????? ?????? ?? ??? ??????? ??? ????????? ??? ??????? ?????????? ??? ???????? ?? ???? ???????????, ???? ??? ???????? ??? ??? ??????? ????? ???????????? ?????. ? ??? ????? ????? ??? ????? ?????? ??????????? ???? ???? ???????. ?? ?? ??? ?????? ?????, ?? ?? ??? ??????? ?? ?????, ??? ????? ???? ??????? ?????, ??? ??????? ?????????????? ??Ò ??? ??????? ??? ?????? ? ??Ò ??? ???Ò? ???????. LA VERSIONE LATINA DI EDONE ILDERICO DICE: Verumtamen qui ex poetis atque philosophis vim intensionis aestuum Cani adscribun, hi multum a veritate et naturali doctrina aberraverunt.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





Verumtamen Cani