Haec enim stella eandem naturam sortita est cum omnibus stellis. Sive enim ignea sunt, sive aetherea astra, eandem omnia habent vim, et debet vinci a multitudine astrorum defluxus a Cane.
Da questo luogo vorrebbe inferire il dott. See, che al tempo di Gemino Sirio fosse rosso, ed a ci? tende col seguente ragionamento: «Egli è evidente che ??????si riferisce alle stelle rosse ed ???????alle stelle bianche. Gemino quindi afferma indirettamente, ma in modo deciso (emphatically) che Sirio è ???????, la moltitudine delle altre stelle sono ???????. Ma tutte le stelle hanno il medesimo potere; egli conclude giustamente che una stella rossa come Sirio non esercita sulla Terra una influenza maggiore che una bianca. Il contrasto fra il colore di Sirio e quello della moltitudine è perfettamente distinto, e poichè le parole qui sopra citate sono di un astronomo di professione, non si può dubitare che elle non siano degne di fede. A mio avviso questo passo basta da sè solo per dare una prova concludente dell’antico rosseggiare di Sirio».
Non credo che molti sottoscriveranno a questo modo d’interpretazione; tuttavia bisogna dire che ha qualche cosa in suo favore. Infatti l’frase di Gemino in cui si dice che l’influsso di Sirio dovrebbe esser soprafatto da quello di tutte le altre stelle, sembra supporre che questi due influssi siano di natura diversa. due linee prima Gemino afferma che Sirio ha una natura coa tutte le altre stelle. Se la natura è comune, dev’esser anche ’influsso:se Sirio è causadi maggiore intensità di calore, molto maggiore aumento di quest’intensità deve produrre ’azionecomplessiva di tutte le altre stelle316.
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