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      QUINDI SEGUE CHE NON DOBBIAMO INTERPRETARE IL ?????????????? COME SE L’INFLUSSO DI SIRIO FOSSE SUPERATO DALL’INFLUSSO CONTRARIO DELLE ALTRE STELLE; INVECE È DA INTENDERE, CHE L’INFLUSSO DI SIRIO COME STELLA UNICA, È TANTO DOMINATO DALLA SOMMA DI TUTTI GLI INFLUSSI UGUALI AL SUO DELLE ALTRE STELLE, DA NON CONTARE PER NIENTE. LEGGASI CON ATTENZIONE TUTTO IL CAPITOLO XIV DI GEMINO, E SI VEDRÀ CHE LA COSA NON PUÒ ESSERE INTESA DIVERSAMENTE.
      Rispetto alle qualificazioni ??????, ??????? sarà utile ricordare che ai tempi di Gemino due erano le opinioni predominanti fra i fisici sulla natura delle stelle. Gli uni con Platone e con la maggior parte dei filosofi più antichi le supponevano di natura ignea: gli altri con Aristotele e con Posidonio le supponevano formate dal quinto elemento, cioè dall’etere317. Quando pertanto Gemino dice che gli astri possono essere, o di natura ignea, o di natura eterea, non dobbiamo intendere che parte di essi sian dell’una e parte dell’altra natura, ma che tutti sono dell’una o tutti dell’altra; e quando si dice tutti, s’intende compreso anche Sirio: ? ??? ????? ????? ??? ????? ?????? ??????????? ???? ???? ???????. Non si pone qui alcuna diversità di natura o d’influssi, anzi si afferma con forza che una tale diversità non esiste.
      Finalmente è da notare, che le parole ???????, ???????? non possono aver alcuna relazione col colore rosso o bianco delle stelle. Infatti se così fosse, ne dovremmo concludere che a Platone le stelle sembravan tutte rosse, e che Aristotele e Posidonio ignoravano l’esistenza di stelle non bianche: delle quali cose la prima è assurda, la seconda inverosimile.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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