Nella stessa opera322 il Brugsch ha raccolto una lunga serie di titoli e di designazioni date alla Dea Iside nei monumenti egiziani e specialmente nelle iscrizioni che adornano esternamente ed internamente il tempio di Dendera. Ne trascrivo qui in italiano la parte che concerne Iside-Sothis. Essa è dunque: l’occhio destro di Ra: il diadema sulla fronte di Ra: la regina dei 36 decani (o divisioni del cielo stellato): la stella che annunzia il primo giorno dell’anno: la signora del principio dell’anno: quella che occupa nell’etere il posto più degno: quella che produce il levare del Sole: la signora del cielo: la sublime nel cielo: quella che riluce nel cielo appresso Ra: quella che irradia come oro: l’aurea Sothis: la più lucida delle lucide ecc.
FRA QUESTI APPELLATIVI SI NOTERANNO QUELLO DI AUREO-RAGGIANTE QUELLO DI AUREA, QUALI POTREBBERO PUR AVERE QUALCHE RELAZIONE COL COLORE DELLA STELLA. ANCHE ALLA LUCE DEL SOLE SI DAVA IL MEDESIMO APPELLATIVO. CITO ANCORA IL BRUGSCH323: «il Sole a cagione del suo splendore viene per lo più paragonato collo splendore dell’oro e QUINDI IN CENTO ISCRIZIONI CELEBRATO COME il gran disco solare d’oro purissimo. IN ALTRE ISCRIZIONI E PRINCIPALMENTE IN NOMEROSI TESTI DI DENDERA E DI EDFU È SPESSO DETTO splendente come oro. IN UNA ISCRIZIONE DELLE TOMBE TEBANE SI TROVA: SALUTE A TE, FTA DI MENFI, GRAN SOLE DAI RAGGI D’ORO ECC.». ANCHE QUESTA ASSIMILAZIONE DELLA LUCE DI SOTHIS A QUELLA DEL SOLE POTREBBE ESSER NON INTIERAMENTE PRIVA DI SIGNIFICATO PER LA QUESTIONE CHE CI STA OCCUPANDO.
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