GLI STUDI FATTI NEGLI ULTIMI DECENNI DAGLI STUDIOSI DELL’ARCHEOLOGIA EGIZIA CI HANNO CONDOTTI A NOTIZIE PIÙ SICURE CIRCA IL CARATTERE DELLA FENICE. NEI MONUMENTI E NEI PAPIRI NE OCCORRE FREQUENTISSIMA LA MENZIONE COL NOME DI BENNU; E VIEN RAPPRESENTATA DA UN UCCELLO DI GAMBE LUNGHE E DIRITTE, E DI LUNGO E TORTUOSO COLLO, SIMILE IN TUTTO AD UN AIRONE. LA TESTA È DISTINTA DA UN DUPLICE PENNACCHIO RIVOLTO ALL’INDIETRO339. IL TEMPIO D’ELIOPOLI È CHIAMATO IL SOGGIORNO DEL BENNU; CHE DALL’INSIEME DELLE QUALIFICAZIONI DATEGLI APPARE ESSER STATO CONSIDERATO COME SIMBOLO O RAPPRESENTAZIONE DEL DIO SOLARE, E PRECISAMENTE DEL SOLE LEVANTE, CHE COI SUOI RAGGI RICHIAMA LA NATURA ALLA VITA E ALL’ATTIVITÀ. NEL CAPITOLO XVII DEL LIBRO DEI MORTI E PRECISAMENTE NELLE PARTI PIÙ ANTICHE DI QUESTO CAPITOLO, CHE FORSE RISALGONO ALL’EPOCA DELLE PIRAMIDI, S’INTRODUCE IL SOLE A PARLARE DI SÈ MEDESIMO: IO SONO RA (IL SOLE) AL SUO PRIMO APPARIRE: IL GRANDE IDDIO, CHE HA GENERATO SÈ STESSO: SONO OSIRIDE, SONO IL IERI E CONOSCO IL DOMANI... SONO IL GRAN BENNU OHE È IN ELIOPOLI, IL QUALE REGOLA TUTTO QUELLO CHE È E TUTTO QUELLO CHE SARÀ: SONO AMSU NELLE SUE MANIFESTAZIONI; DUE PENNE MI SONO STATE POSTE SUL CAPO340.
In un altro testo341 si legge: io esco fuori come il Bennu, il dio dell’aurora. Qui troviamo una plausibile spiegazione dei colori che gli antichi assegnavano alla Fenice: aureo, rosso, roseo e ceruleo. Sono infatti questi i colori del cielo orientale durante il crepuscolo mattutino. Non sembra dunque necessario di ricorrere, per spiegarli, ad una colorazione ipotetica di Sirio.
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Bennu Fenice Sirio
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