In altri termini, nel momento in cui la stella tocca l’orizzonte occidentale, sarà ancora giorno troppo chiaro. Perciò si dice ancora, che essa ha subìto la sua occultazione vespertina.
2. Contemporaneamente a queste osservazioni si noteranno all’orizzonte orientale fenomeni corrispondenti, benchè d’altra natura. Fissiamo da quella parte per più sere consecutive il luogo di una stella al momento in cui vince la chiarezza del cielo e comincia a diventare visibile. Si troverà che il luogo dell’apparizione si fa, di sera in sera, sempre più alto sull’orizzonte; onde si che in momento dei giorni anteriori ha dovuto esser più bassa. E vi fu tale giorno, in cui la stella, al momento di vincere la luce crepuscolare, appunto si all’orizzonte. Onde si conclude che prima ancodi quel giorno si levava già tutta visibile, e colla sua intiera luce, a notte più o meno inoltrata. Quel giorno, in cui la stella vince il crepuscolo appunto nel momento in cui sorge all’orizzonte orientale, segna la data del levare vespertino, anche talvolta levare acronico. in quel giorno per l’ultima volta sarà possibile vedere la levata della stella; perchè nei giorni posteriori questa levata si farà a cielo troppo chiaro.
3. Analoghe fasi si osservano al mattino sul cominciar dell’aurora. Col progressivo cessar dell’oscurità notturna si vedono in ogni parte del cielo scomparire successivamente le stelle. Quelle di esse, che al momento di scomparire si affacciano sull’orizzonte di levante, non rimangono visibili che pochi istanti; estinte subito dopo il loro levare dal continuo accrescersi della luce diurna.
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Contemporaneamente Analoghe
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