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      Tali epoche ho raccolto ed ordinato nel quadro seguen, aggiungendo in corrispondenza d’ogni fenomeno celeste la data, alla quale Esiodo l’avrebbe dovuto registrare se si fosse servito del nostro presente calendario. Questa data è desunta dal calcolo, prendendo come punto di partenza il solstizio d’estate, e il 21 giugno come epoca del medesimo. I tempi del levare e del tramonto mattutino e vespertino sono stati dedotti prendendo per base le posizioni delle stelle convenienti a quell’epoca remota, che ho supposto essere 800 anni prima di . Fanno eccezione il levare vespertino d’Arturo, e l’occaso delle Pleiadi, il cui rispetto ad altre epoche è assegnato dal poeta medesimo.
      Dicembre 19. Solstizio d’inverno.
      Gennaio. prossimamente al mese di Lenaeon, che segna il colmo dell’inverno; giornate brevi; neve e vento di Tracia.
      Febbraio 18. Levare vespertino d’Arturo giorni dopo il solstizio d’inverno. Arrivan le rondini, e comincia la primavera.
      Aprile 7. Occaso vespertino delle Pleiadi, che stanno nascoste 40 giorni sotto il Sole.
      MAGGIO 17. LEVARE MATTUTINO DELLE PLEIADI. VENGON FUORI LE LUMACHE; SI AGUZZANO LE FALCI E COMINCIA LA MESSE.
      Giugno 21. Solstizio estivo.
      Luglio 1. Levare mattutino della zona d’Orione. Si batton le messi.
      LUGLIO 15. COMINCIA SIRIO A VEDERSI LA MATTINA. CRESCONO I CARDI, CANTAN LE CICALE.
      Agosto 10. Cinquanta giorni dopo il solstizio estivo finisce la prima estate e comincia la seconda, e il tempo buono per navigare. Sirio visibile parte della notte; calore umido e nocivo.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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