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      Tolomeo scelse nel suo Catalogo di stelle le posizioni di 30 stelle principali (15 prima grandezza e altre 15 più brillanti della seconda); e col calcolo dedusse per ciascuna le quattro epoche del levare e dell’occaso mattutino e vespertino, ripetendo l’operazione per cinque paralleli diversi; cioè per il parallelo
     
      di Siene, ha il più lungo giorno di ore 13 ½;
      di Alexandria, » » » » ;
      di Rodi, » » » » ½;
      dell’Ellesponto, » » » » ;
      del mezzo del Ponto, » » » » ½.
     
      Tutte queste epoche o fasi, numero di 30 x 4 x 5 = 600 egli dispose loro luoghi secondo che occorrevano nei vari giorni dell’anno, e accanto ad esse aggiunse le episemasie pronostici tratti da dodici parapegmi diversi (non però in modo da esaurirne completamente il conte); dei gli autori sono Democrito, Metone, Eutemone, Eudosso, , Callippo, Conone, Dositeo, Ipparco, Cesare, Metrodoro e gli Egiziani. La disposizione si comprenderà dal seguente estratto, che comprende la prima metà del mese Alessandrino detto Choiak; quale rial corso del Sole corrispondeva in quel tempo all’intervallo compreso fra il 23 novembre e l’8 dicembre del nostro presente Calendario Gregoriano. Per brevità l’indicazione di ciascuno dei cinque paralleli è stata ristretta al numero delle ore del suo giorno più lungo; così dove è «Ora 14 ½»si intendere «sotto il parallelo dove il giorno più lungo è di ore 14 ½», cioèsotto il parallelo di Rodi; e cos? delle altre analoghe designazioni.
     
      ChoiakI.
      Ora 14 ½il Cane tramonta al mattino. Ora 15
      la lucida di Perseo tramonta al mattino.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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