Una cosa è tuttavia manifesta, che quantunque ordinate secondo i mesi del calendario giuliano, le indicazioni astronomiche e meteorologiche differiscono assai spesso da quelle di Giulio Cesare, accordandosi invece molte volte fra loro. Columeldice in termini generali che il suo calendario è redatto sele opinioni accettate da molto tempo fra gli agricoltori, i quali davano particolar credito ai fasti di Metone, di Eudosso, e degli astronomi più antichi: ... in hac ruris disciplina sequor nunc Eudoxi et Metonis, antiquorumque fastos astrologorum, qui sunt aptati publicis sacrificiis; quia et notior est ista vetus agricolis concepta opinio, nec tamen Hipparchi subtilitas pinguioribus, ut aiunt, rusticorum litteris necessaria est. ? dunque da ammettere che il calendario rustico dei Romani fosse fondato sui dati dei più antichi parapegmatisti, senza che sia possibile oggi accertare la parte che ciascuno di essi ebbe nella formazione del medesimo362.
IX. SIGNIFICATO SCIENTIFICO DEGLI ANTICHI PARAPEGMI; E MODO CON CUI DEVONO ESSERE INTERPRETATI.
Dopo l’esposizione fatta or ora degli antichi parapegmi io temo forte, che il benevole lettore non si mostri troppo edificato di questi saggi della meteorologia primitiva; e pu? anche darsi che nell’esaminare gli estratti qui sopra riferiti gli tornino alla mente le predizioni del tempo che stanno nella Sibilla Celeste Gran Pescatore di Chiaravalle in altre simili composizioni, in cui si la sapienza meteorologica popolare. Non sarà dunque considerare con qualche attenzione il significato che alle episemasie i loro autori, e quello che ad esse attribuiva il di quei tempi.
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