Io ho già indicato fin da principio (§§ IV e V) le idee fondamentali, che condussero gli osservatori della Grecia ad esplorare con quale ordine si avvicendano le variazioni dell’atmosfera secondo i periodi del Sole e della Luna. Non erano idee intieramente giuste neppure rispetto al Sole, e rispetto alla Luna sappiamo che erano intieramente sbagliate; non si può negare tuttavia che non fossero logiche e plausibili per quei tempi, e il metodo, abbastanza scientifico. Se cosi non fosse stato non si leggerebbero fra i parapegmatisti nomi di uomini, quali Democrito, Filippo, Eudosso, Ipparco, che tengono i primi onori fra gli antichi indagatori delle cose naturali.
CHE LE EPISEMASIE NON FOSSERO INSCRITTE NEI PARAPEGMI A CAPRICCIO, MA COME RISULTATO DI LUNGHE E PAZIENTI OSSERVAZIONI, È INTRINSECAMENTE PROBABILE, E MANIFESTAMENTE INDICATO DALLO STILE CARATTERISTICO IN CUI MOLTE FRA ESSE SONO ENUNZIATE. NE SCELGO ALCUNE, ORDINANDOLE PER DATA SECONDO I GIORNI NUMERATI PROGRESSIVAMENTE A PARTIR DAL SOLSTIZIO ESTIVO.
EUDOSSO,
GIORNO
72.
PIOVE, TUONA: GRAN VENTO.
CESARE,
»
111.
Venti disordinati: pioggia e tuoni.
FILIPPO,
»
139.
Tempo cattivo: temporale.
DEMOCRITO
»
156.
Disordine nell’atmosfera e per lo più anche sul mare.
DEMOCRITO
»
168.
Tuoni e fulmini; per lo più pioggia o vento, o l’uno e l’altro insieme.
CESARE,
»
200.
Vento australe forte: sul mare tuoni e pioggerella.
DOSITEO,
»
226.
TEMPO BELLO: QUALCHE VOLTA VENTO DI PONENTE.
EUTEMONE,
»
295.
PIOGGIA CON GRANDINE.
EGIZIANI,
»
313.
MAESTRALE CON PIOGGERELLA; OD AUSTRO CON TUONI.
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