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      LA PENULTIMA SEZIONE, CHE TRATTA DELLO STUDIO DELLE MATEMATICHE PRESSO GLI ARABI, È CERTAMENTE UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI DELL’OPERA. MOLTE NOTIZIE SI ERANO ACCUMULATE SU QUEST’ARGOMENTO NEGLI ULTIMI DECENNI, SPECIALMENTE PER L’OPERA INDEFESSA DEL WOEPKE. ANCH’EGLI, COME HANKEL, RAPITO NEL FIORE DELL’ETÀ AI SUOI STUDI; MA SI PUÒ DIRE CHE UNA STORIA ALQUANTO COMPRENSIVA E ORDINATA NON ABBIA ESISTITO PRIMA DEL MEDESIMO HANKEL, IL QUALE NE FECE OGGETTO D’UNA BELLA MONOGRAFIA NEL VOLUME V DEL BULLETTINO DEL PRINCIPE BONCOMPAGNI383. HANKEL FU IL PRIMO A PORTARE UN PO’ D’ORDINE IN QUESTA MATERIA, ANZITUTTO SEPARANDO LE MATEMATICHE DEGLI ARABI ORIENTALI DA QUELLE DEGLI ARABI OCCIDENTALI, COSÌ DISTINTE DI TEMPO, DI LUOGO, E ANCHE D’INDIRIZZO: PROFITTANDO INOLTRE DEI DATI CRONOLOGICI CONTENUTI NEI GRANDI LESSICI LETTERARI E BIOGRAFICI DI CUI LA LETTERATURA ARABICA ABBONDA. PER TAL MANIERA ORA È PERMESSO ORDINAR I PRODOTTI MATEMATICI DEGLI ARABI SECONDO LE SCUOLE, E DENTRO DI OGNI SCUOLA, SECONDO LA NATURAL SUCCESSIONE DEI TEMPI: COSA SENZA DI CUI NON È POSSIBILE SEGUIRE GLI SVILUPPI ED I PROGRESSI DELLE SCIENZE IN MODO LOGICO E STORICO. QUESTO LAVORO DI HANKEL È LA PRINCIPAL BASE DELL’ESPOSIZIONE DEL NOSTRO AUTORE SULLE MATEMATICHE DEGLI ARABI. MALGRADO TUTTAVIA CHE LE INFORMAZIONI DA NOI POSSEDUTE SIANO MOLTO MIGLIORI E PIÙ ESTESE CHE NON QUELLE MESSE IN OPERA DA MONTUCLA AI SUOI TEMPI, NULLA SI TROVA A DETRARRE O AD AGGIUNGERE A QUANTO SCRIVEVA QUESTO STORICO SULLA SCIENZA MATEMATICA DEGLI ARABI STESSI384: «LES SAVANTS DE CETTE NATION PORTÈRENT EN GÉNÉRAL UN ESPRIT SERVILE DANS LES SCIENCES:... PRESQUE TOUJOURS COMMENTATEURS OU COMPILATEURS DES ANCIENS, ILS PRIRENT RAREMENT L’ESSOR AU DE LA DES CONNAISSANCES QU’AVAIENT CEUX-CI; ET, QUAND ILS LE FIRENT, ILS N’Y AJOUTERENT QUE DES CHOSES LA PLUPART FACILES ET ELEMENTAIRES ...». EREDI E DEPOSITARI DI TUTTO IL SAPERE DEI GRECI E DEGLI INDIANI, APPOGGIATI DALLA STIMA DEI DOTTI E DAL FAVORE DEI PRINCIPI, I MATEMATICI ARABI SCRISSERO UN NUMERO QUASI INFINITO DI OPERE, E TUTTAVIA LASCIARONO AGLI OCCIDENTALI L’ONORE DI FAR QUALCHE GRANDE PASSO AL DI LA DI QUEI LIMITI, A CUI SI ERANO FERMATI ARCHIMEDE, DIOFANTO E BRAHMAGUPTA. IL LORO MERITO PRINCIPALE FU DI AVER DATO UNA FORMA PIU REGOLARE ALL’ALGEBRA DEI GRECI, E QUESTO AGEVOLO MOLTO I PROGRESSI ULTERIORI CHE VI FECERO GLI ITALIANI, IMMEDIATI SUCCESSORI DEGLI ARABI IN TALE MATERIA.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438