Ma le parti matematiche e scientifiche non vi sono trattate in modo regolare, e riguardo ad esse l’opera poco o nulla dava di nuovo. Un trattato generale che comprendesse la Cronologia come scienza ed il modo di applicarla come arte non si era più veduto, oppure erano opere di seconda mano, estratte e compendiate da quelle dei due illustri fondatori.
A tale compito difficile si accinse un secolo fa l’astronomo regio di Berlino Ludovico Ideler col suo Manuale di Cronologia matematica e tecnica, negli anni 1825 e 1826386, che malgrado la sua modesta mole ha segnato negli studi cronologici un’epoca importante. Ideler riuniva in sè in grado eminente tutte le qualità necessarie per riuscire in questa impresa. Era astronomo, non osservatore a dir vero, ma calcolatore perito; ed aveva l’arte (necessaria in un libro non destinato a soli matematici) di ridurre a facili e semplici pratiche di aritmetica ordinaria calcoli abbastanza complicati, togliendo loro ogni aspetto astruso e repulsivo. Educato a scuola classica, possedeva cognizioni estese in tutti i rami dell’antichità greca e latina, conosceva l’ebraico, e l’arabo gli era famigliare, come si pu? vedere dalla sua opera Sui nomi delle stelle. Inoltre per molt’anni della sua vita si era occupato di questioni cronologiche. A tali preparazioni egli univa un criterio storico esatto, esente da ogni spirito di esagerazione e di sistema, un giudizio sicuro, sempre accompagnato dal buon senso. L’opera corrispose pienamente alle speranze, e per 80 anni, cioè fino ai nostri giorni, tenne senza contrasto il primato fra tutti i libri di questa materia: e ancora sarà per lungo tempo consultata nelle parti che dal progresso ulteriore non son rese antiquate.
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