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      Già da parecchi anni il professor Ginzel ci aveva dato la misura del suo valore nei calcoli cronologici, prima col ricercare le correzioni necessarie ad introdursi nel Canone di Oppolzer farlo concordare nel miglior modo possibile colle memorie storiche delle antiche eclissi, poi col pubblicare sotto gli auspizi dell’Accademia di Berlino il calcolo speciale di tutte le eclissi visibili nel campo occupato dalla storia classica (dintorni del Mediterraneo od Asia anteriore) per 1500 anni, cioè 900 avanti Cristo al 600 di Cristo387. Assunto che ebbe questo compito per le esortazioni di uomini autorevolissimi, egli s’avvide subito che data la qualità e la copia strabocchevole della nuova materia, un semplice rifacimento del libro d’Ideler non avrebbe raggiunto lo scopo: «Non solo il materiale moderno (egli dice) costringe ad aggruppare diversamente le notizie nella trattazione dei singoli sistemi cronologici, ma obbliga anche a cambiare il punto di vista da cui storicamente si considerano le cronologie di diversi popoli; esso richiede, per un contenuto nuovo, una nuova forma».
      IN QUESTO PRIMO VOLUME, DESTINATO PER LA MAGGIOR PARTE ALL’ESPOSIZIONE DELLE CRONOLOGIE DELL’ANTICO ORIENTE E DEI POPOLI ASIATICI, «IL MATERIALE D’OPERA DI TANTO ECCEDE LE NOTIZIE DEI CLASSICI, CHE DI QUESTE APPENA SI PU? USARE QUA E LÀ A MODO DI COMPLEMENTO O DI COMPARAZIONE. I RISULTATI DELLE NUOVISSIME RICERCHE SULLE ANTICHE NAZIONI DELL’ASIA SON STATI FECONDISSIMI APPUNTO PER LA LORO CRONOLOGIA. DI QUESTO MATERIALE ARCHEOLOGICO, FONDATO SUI MONUMENTI E SUI RESTI LETTERARI DELLE ANTICHE CIVILTÀ, IL GIUDIZIO È SPESSO DIFFICILE; PRIMA PER LA NOVITÀ DELLA COSA, CHE VARIA SEMPRE DA UN POPOLO ALL’ALTRO, IN SECONDO LUOGO PERCHÈ L’INCERTEZZA INSEPARABILE DA TALI RICERCHE SPESSO DÀ LUOGO A DIVERGENZE RADICALI D’OPINIONE ANCHE FRA GLI ERUDITI PIÙ COMPETENTI. DOPPIAMENTE DIFFICILE DIVENTA LA COSA PER L’ASTRONOMO CHE DEVE ELABORARE TUTTI QUEGLI ELEMEN. LA COGNIZIONE DELLE LINGUE DEI VARI POPOLI, CHE SI POTREBBE CREDERE NECESSARIA, NON PUÒ NEPPUR ESSA DARE PIENA SICUREZZA. PERCHÈ, ANCHE NON CONSIDERANDO CHE IL PRESENTE VOLUME DA SÈ SOLO AVREBBE RICHIESTO LA COGNIZIONE DI QUATTORDICI TALI LINGUE - COSA CHE NON SI PUÒ DOMANDARE AD ALCUNO -, NON BISOGNA DIMENTICARE CHE GLI STESSI CONOSCITORI DI UNA LINGUA NON SEMPRE SONO D’ACCORDO SULLA CRONOLOGIA DEL POPOLO CORRISPONDENTE. SIA ACCENNATO, PER MODO DI ESEMPIO, ALLA CRONOLOGIA DEGLI ARABI ANTE-ISLAMICI, SULLA QUALE NON VI HANNO CHE NOTIZIE CONTRADDITTORIE DI SCRITTORI TROPPO RECENTI, OD ACPIÙ O MENO VAGHI DEI POETI ARABI PIÙ ANTICHI. E SI NOTINO, COME ALTRO ESEMPIO, LE CONTRADDIZIONI ANCHE ADESSO VIGENTI FRA GLI EGITTOLOGI MOLTE QUESTIONI CONCERNENTI IL CALENDARIO EGIZIANO. LO SCRITTORE ASTRONOMO, IL QUALE DEVE USARE DEL COPIOSISSIMO E SVARIATISSIMO MATERIALE ARCHEOLOGICO PER METTERLO A CIMENTO COI FATTI ASTRONOMICI, FARÀ BENE QUINDI AD APPOGGIARSI A QUEI DOTTI, CHE DELLE VARIE LINGUE FATTO STUDIO SPECIALE, E A VALERSI DEI LORO LAVORI. FORTUNATAMENTE ORA NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI IMPORTANTI LE FONTI UTILI ALLA CRONOLOGIA DEGLI ORIENTALI SON TRADOTTE IN UNA DELLE LINGUE EUROPEE E QUINDI ACCESSIBILI». COSÌ L’AUTORE.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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