Lo stesso spazio di 20 giorni ripetuto 13 volte dava un periodo di 260 giorni detto tonalamatl. due periodi di 365 e di 260 giorni partendo da un’origine comune e correndo parallelamente, dopo 52 anni e 73 tonalamatl di nuovo a cominciar insieme. La durata di 52 anni = 73 tonalamatl il fondamento della cronologia storica di quei popoli. Non si sa bene se e come tenessero conto della fra l’anno vago e l’anno tro. Essi attendevano anche alle apparizioni del pianeta Venere, il cui periodo sinodico avevan determinato assai bene in 584 giorni, e trovato rinnovarsi 5 volte in 8 anni vaghi.
L’Autore tace dei Peruviani, sul cui modo di calcolare il tempo non si hanno notizie sicure. Si sa solamente che essi gli anni solari per mezzo di osservazioni dirette fatte sul Sole coll’aiuto di certi istrumenti o piuttosto edifìzi detti intihuatana, è specole del Sole. Di parecchi intihuatana ancora rovine, non però tali che si possa accertare il modo di usarli, specialmente per stati tutti privati delle loro parti metalliche. Sembra che per mezzo di colonne verticali si osservassero i due momenti dell’anno in cui il Sole passava allo zenit del luogo. Piattaforme circolari piane, ben livellate di 5 o 6 metri di diametro disposte intorno alle dette colonne accennano anche ad osservazioni di direzione dell’ombra di quelle. Ma i cenni degli storici della conquista sono poco chiari e si contradicono fra di loro.
Con quanto precede io spero di aver dato al lettore qualche idea della copia d’informazioni raccolte dall’Autore in questo suo primo volume; al quale è da augurare che con pari valore e fortuna egli possa far succedere gli altri due.
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