A. S.
Il signor C. A. Nallino, professore di lingua e lettere arabe nell’università di Palermo, ha ormai quasi compiuto la nuova edizione di Albatenio alla quale lavorava da dieci anni. Il testo arabico è stato pubblicato fin dal 1899. Nel 1903 è uscita la versione latina con un introduzione e con numerose annotazioni. Il volume delle tavole astronomiche, l’ultimo dell’opera, è in gran parte stampato, e verrà in luce fra non molto tempo396. Con questo suo lavoro il Nallino non solo ha salvato quanto dell’opera astronomica di Albatenio si poteva ancora salvare, ma ha posto un degno monumento ai meriti di quest’astronomo che la posterità sembrava avesse un po’ dimenticato. Molte cose prima ignorate, o non esattamente conosciute, concernenti in generale l’astronomia degli Arabi e in ispecie quella d’Albatenio, son venute in luce; la storia della scienza è stata in molti punti rischiarata e in alcuni anche ha ricevuto importanti rettificazioni.
ABU ABDALLAH MOHAMMED FIGLIO DI GEBER, FIGLIO DI SINAN, NACQUE VERSO LA METÀ DEL SECOLO NONO NEI DINTORNI DI HARRAN NELLA MESOPOTAMIA OCCIDENTALE, E SECONDO ALCUNI DEI SUOI BIOGRAFI, IN UN VILLAGGIO DI QUEL PAESE CHIAMATO BATTAN; ONDE SAREBBE A LUI VENUTO IL NOME DI AL-BATTANI, CHE POI FU DAGLI SCRITTORI D’OCCIDENTE LATINIZZATO IN ALBATENIUS OD ANCHE CORROTTO IN ALBATEGNIUS O ALBATEGNI. SI CREDE CHE SUO PADRE FOSSE QUEL MEDESIMO GEBER FIGLIO DI SINAN, IL CUI NOME CI FU CONSERVATO DALLA FAMA COME QUELLO DI UN CELEBRE MECCANICO E COSTRUTTORE DI STRUMENTI ASTRONOMICI. QUESTA CIRCOSTANZA HA PROBABILMENTE INFLUITO NEL DETERMINARE LA CARRIERA E GLI STUDI AVVENIRE DEL GIOVANE ALBATENIO. CHECCHÈ SIA DI QUESTO, EGLI COMINCIÒ LE SUE OSSERVAZIONI ASTRONOMICHE NELL’ANNO DELL’EGIRA 264 (877-878 DI CRISTO), E LI CONTINUÒ FINO ALL’ANNO 306 (918-919 DI CRISTO) CON SÌ FELICE SUCCESSO CHE UNO DEI SUOI BIOGRAFI LASCIÒ SCRITTO «NESSUNO DEI MUSULMANI AVER UGUAGLIATO ALBATENIO NELL’OSSERVAZIONE ESATTA DEGLI ASTRI E NELL’INDAGINE ACCURATA DEI LORO MOVIMENTI». EGLI FECE LA MAGGIOR PARTE DELLE SUE OSSERVAZIONI NELLA CITTÀ DI RAKKAH SULL’EUFRATE, ALLORA ASSAI FLORIDA, OGGI QUASI DESERTA: ANCHE LE SUE TAVOLE ASTRONOMICHE SONO CALCOLATE PEL MERIDIANO DI QUELLA CITTÀ, DOVE SEMBRA ABBIA TRASCORSO QUASI TUTTA L’ESISTENZA. PERÒ ALCUNE OSSERVAZIONI D’ECLISSI FURONO FATTE DA LUI IN ANTIOCHIA NEI MESI DI GENNAIO E DI AGOSTO 901.
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