NELL’ANNO DELL’EGIRA 317 (929-930 DI CRISTO) ANDÒ CON ALTRI INVIATI IN MISSIONE A BAGDAD PER RIPETERE DAL CALIFFO L’IMPORTO DI TRIBUTI CHE ERAN STATI FATTI PAGARE INGIUSTAMENTE AD UNA PARTE DEI CITTADINI DI RAKKAH. DURANTE IL RITORNO MORÌ, CERTO IN ETÀ PIUTTOSTO AVANZATA. DALL’AVER EGLI PARTECIPATO A QUESTA MISSIONE NOI POSSIAMO ARGOMENTARE CHE FOSSE CONSIDERATO COME UNO DEI PRINCIPALI CITTADINI DI RAKKAH; NIENTE PERÒ GIUSTIFICA LA NOTIZIA MOLTO DIVULGATA PRESSO GLI SCRITTORI OCCIDENTALI CHE ALBATENIO FOSSE UN PRINCIPE, O PER LO MENO INVESTITO DI QUALCHE IMPORTANTE COMANDO. SI HA TUTTAVIA RAGIONE DI CREDERE CHE GIÀ DA VIVO GODESSE PRESSO I CONTEMPORANEI DI QUELLA FAMA CHE NE RESE POI COSÌ ONORATO IL NOME PRESSO LA POSTERITÀ IN OCCIDENTE NON MENO CHE IN ORIENTE.
AL PARI DEL SUO GRANDE ESEMPLARE TOLOMEO, ALBATENIO ERA PERSUASO DELLA VERITÀ DELL’ASTROLOGIA. GIÀ NELLA SUA OPERA PRINCIPALE SI TROVANO ALCUNI CAPITOLI CONCERNENTI LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI GEOMETRICI OCCORRENTI NELLA PRATICA ASTROLOGICA DI QUEI TEMPI. DI SIMILI QUESTIONI PARE ABBIA TRATTATO IN ALTRI LIBRI OGGI PERDUTI, DEI QUALI SI SONO CONSERVATI SOLO I TITOLI: LIBER COGNITIONIS ASCENSIONUM SIGNORUM IN SPATIIS INTER SPHAERAE COELESTIS QUARTAS; EPISTOLA DE VERIFICATIONE QUANTITATUM APPLICATIONUM; COMMENTARIUS IN PTOLEMAEI QUADRIPARTITUM. SEMBRA PERÒ CHE ALBATENIO S’INTERESSASSE SOLTANTO ALLA PARTE GEOMETRICA DI TALI MATERIE. PASSEREMO SOPRA I TITOLI DI ALCUNE ALTRE OPERE, CHE IN VARI TEMPI E DA VARI SCRITTORI FURONO ERRONEAMENTE ATTRIBUITE AD ALBATENIO, RIMANDANDO IL LETTORE ALLA PREFAZIONE DEL NALLINO DA CUI ABBIAMO DESUNTO LA MAGGIOR PARTE DI QUESTE INDICAZIONI, E VERREMO SENZA PIÙ ALLA SUA GRANDE OPERA ASTRONOMICA, CHE SOLA SOPRAVVISSE IN QUALCHE MODO ALLA FORZA DISTRUGGITRICE DEL TEMPO. HO DETTO IN QUALCHE MODO; MA CERTAMENTE NON NEL MODO CHE AVREBBE DESIDERATO IL SUO AUTORE, NÈ IN QUELLO CHE AVREMMO DESIDERATO NOI.
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