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      , la quale non si trova presso gl’Indiani, e tuttavia sembra indubitato, che se questi avessero conosciuto in qualunque modo la geometria eroniana, tal formula avrebbe dovuto da essi esser notata a preferenza di qualunque altra». Noteremo qui anche, per ciò che deve seguire, che la sostanza della formula suddetta dipende dal fare
      ossia
      . Per adempire al desiderio di Hankel basterebbe dunque dimostrare che gli Indiani conoscevano questa approssimazione pel valore di
      . Ma quanto sapeva Hankel, quanto sapevamo noi tutti qualche tempo fa della geometria indiana, per poter dire apoditticamente, questo o quel teorema non vi si trova! Ci basterà ricordare alcune indubitate derivazioni della geometria di Erone, per esempio la geometria di Epafrodito, di Nipso, dell’Anonimo di Chartres, di Gerberto, presso i quali tutti manca l’accennato teorema del triangolo equilatero. E si vorrebbe per questo credere, che la geometria dei Romani e quella del medio evo sia indipendente da Erone? Ci pare che sia più conveniente studiare quanto si ha, anzichè fantasticare su quello che manca.
      RISPETTO ALLA GEOMETRIA GRECA ED INDIANA PIUTTOSTO ERANO DA CONSIDERARE LE FALSE FORMOLE D’APPROSSIMAZIONE DEGLI EGIZIANI E DEGLI SCRITTI ERONIANI E DEGLI ALTRI CHE DA QUESTI DIPENDONO, PER IL CALCOLO DELL’AREA DEI TRIANGOLI E DEI QUADRILATERI QUALUNQUE: LE QUALI SI TROVANO PRESSO BRAHMAGUPTA433 ed alle quali Martin prest? POCA ATTENZIONE434, Hankel nessuna affatto. Con queste formule è collegaTA UN’ALTRA PER LA CUBATURA DEI SOLIDI435, NOTA A TUTTI LETTORI DI Erone.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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