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Piccola di troppo hai fatto la regia tomba,
DOPPIA LA VOGLIO. NÈ MANCHI LA FORMA DI CUBO.
UN PROBLEMA AFFATTO SIMILE, CONTINUA ERATOSTENE, FU PROPOSTO AI DELII, QUANDO CERCAVANO IL MODO DI LIBERARSI DA UNA PESTE SOPRAVVENUTA. L’ORACOLO DISSE CHE ESSI DOVEVANO RADDOPPIARE L’ALTARE DI APOLLINE SENZA MUTARNE LA FORMA: OND’ESSI MANDARONO A CHIEDERE AI GEOMETRI DELLA SCUOLA DI PLATONE NELL'ACADEMIA LE REGOLE NECESSARIE PER ESEGUIR QUELLA OPERAZIONE. DI QUESTE LEGGENDE, LA PIÙ RECENTE È DI EPOCA ABBASTANZA FACILE A DETERMINARE, COMPRESA CIOÈ TRA PLATONE (429-348) ED ERATOSTENE (276-194), PIÙ VICINA PERÒ AL PRIMO: CADE DUNQUE NELLA 2ª METÀ DEL IV SECOLO PRIMA DI G. C. LA PIÙ ANTICA È IN OGNI CASO ANTERIORE AD EURIPIDE (485-406), E QUINDI ANTERIORE ALMENO DI UN SECOLO ALLA SPEDIZIONE DI ALESSANDRO; ESSA RISALE FINO A QUEL RE MINOS, CHE, COME SOPRA FU DETTO, SEMBRA NOMINATO NELL’ASTRONOMIA MITICA DELL’INDIA.
A quanto si può congetturare dalle ricerche di Thibaut, pare che gl’Indiani si siano contentati di conservare la forma della superficie superiore dell’altare, problema assai più facile: e poichè le superfici simili piane stanno fra loro come i quadrati dei lati omologhi, essi abbisognavano a ciò della sola estrazione di radici quadrate, il che potevano fare, sia col calcolo, sia con disegno. Del resto, anche per la similitudine nelle 3 dimensioni il calcolo degli Indiani del VII secolo avrebbe bastato, poichè Brahmagupta sapeva benissimo estrarre la radice cuba440. Si potrebbe dunque proporre la questione, se gl’Indiani abbiano considerato il caso di tre dimensioni; ma alla sua decisione mancano i documenti.
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