Che ciò non sia una vana supposizione è confermato da testi egiziani nominatici dal nostro amico Augusto Eisenlohr, quando gli parlammo dell’opinione poco sopra enunziata. Di uno di tali testi, concernente la fondazione del tempio di Edfu, si occuparono due fra i più chiari egittologi. Dei risultati di Dümichen è importante per noi questo, che la fondazione del tempio ebbe luogo il 23 agosto dell’anno 237 prima di Cristo469. Dalla memoria di Brugsch sulla costruzione e sulle misure del tempio di Edfu ricaviamo la descrizione del collocamento della pietra fondamentale, come è rappresentata sulle pareti dei templi di Dendera, di Tebe, di Esne e di Edfu470:
«La scena principale rappresenta il re nella sua qualità di luogotenente di Thoth, ne’ suoi più splendidi ornamenti, in compagnia di Safe?, Dea delle biblioteche, che presiede alla fondazione. Ambi questi personaggi tengono nella destra una specie di mazza, con cui piantano in terra un lungo piuolo. Ambi i piuoli si trovano nell’interno di una fune piegata circolarmente e legata alle sue estremità, la quale, come sembra, dev’esser tesa dai piuoli in modo da pendere liberamente verso il mezzo della loro lunghezza». L’operazione stessa vien denominata la tensione della fune (pet keser) ed al re sono poste in bocca le seguenti parole: «Io ho preso in mano il piuolo (nebi) e il manico della mazza (semes), io tengo la corda (?a) in compagnia della dea Safe?. Il mio sguardo segue il corso degli astri. Quando il mio occhio sarà giunto alle stelle della Grande Orsa, e l’orologio avrà compiuto l’intervallo che mi è stabilito, io fisserò l’angolo di questa casa divina».
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