UNA TERZA INTERPRETAZIONE DIVERSA DALLE PRECEDENTI DI PROCLO (COMM. IN EUC. ED FRIEDLEIN P. 119): «LA SUPERFICIE SPIRICA È GENERATA DALLA RIVOLUZIONE DI UN CIRCOLO, CHE RIMANE COSTANTEMENTE PERPENDICOLARE (AD UN PIANO) E SI AGGIRA INTORNO AD UN MEDESIMO PUNTO DIVERSO DEL PROPRIO CENTRO. ONDE NASCONO TRE SPECIE DI SPIRA, SECONDO CHE TAL PUNTO È SULLA CIRCONFERENZA, O DENTRO DELLA CIRCONFERENZA, O FUORI DELLA CIRCONFERENZA (DEL CIRCOLO GENERATORE). NEL PRIMO CASO LA SPIRA DICESI CONTINUA, NEL SECONDO IMPLICATA, NEL TERZO DISGIUNTA. E VI SONO TRE SEZIONI SPIRICHE CORRISPONDENTI A QUESTE TRE DIFFERENZE». SECONDO QUESTA DESCRIZIONE ADUNQUE LE TRE SPIRICHE DI PERSEO NON NASCEREBBERO DALLA STESSA SPIRA DIVERSAMENTE TAGLIATA, MA BENSÌ DALLE TRE DIVERSE SPECIE DI SPIRA TAGLIATE SECONDO UNA MEDESIMA NORMA, COME DA TRE CONI DI DIVERSA SPECIE TAGLIATI SECONDO UNA STESSA REGOLA DERIVAVANO GLI ANTICHI LE TRE CONICHE. PERÒ NOTANO QUI GIUSTAMENTE I PRELODATI KNOCHE E MAERKER, QUESTO PASSO TROVARSI IN MANIFESTA CONTRADDIZIONE COLLA DESCRIZIONE DATA DA PROCLO MEDESIMO IN UN ALTRO LUOGO DEI CARATTERI GEOMETRICI DELLE TRE SPIRICHE, E DA ME RIFERITA QUI SOPRA. INFATTI, IN QUALUNQUE MODO SI VOGLIA CERCARE DI TAGLIARE LE TRE SPIRE SECONDO UNA COSTANTE REGOLA, NON SI OTTERRANNO MAI TRE CURVE, LE QUALI QUADRINO ESATTAMENTE CON QUELLA DESCRIZIONE. SEMBRA DUNQUE CHE IL PARALLELO DELLE TRE SPECIE DI SPIRA COLLE TRE SPIRICHE, SIA DERIVATO DA UNA IMPERFETTA IDEA DELLA GENERAZIONE DELLE MEDESIME. CIÒ CHE AUMENTA IL DUBBIO È IL FATTO, CHE NELL’EDIZIONE PRINCIPE DI PROCLO CURATA DA SIMONE GRINEO NEL 1533, QUEL LUOGO, CHE QUI SI È STAMPATO IN CARATTERI CORSIVI, MANCA, E NON VI SI ALLUDE IN ALCUN MODO ALLE LINEE SPIRICHE, SEBBENE QUEL LUOGO SI TROVI, COL TENORE QUI RIFERITO, NELLA VERSIONE DI BAROZZI E NELLA RECENTE EDIZIONE DI FRIEDLEIN. È DA NOTARE DI PIÙ, CHE QUELLE PAROLE: E VI SONO TRE SEZIONI SPIRICHE ECC., SONO PERFETTAMENTE INUTILI IN QUELLA PARTE DEL DISCORSO, CHE È TUTTA SULLE SUPERFICIE E NON SULLE LINEE. MA SENZA DARE TROPPO PESO A QUESTE CIRCOSTANZE, DIREMO CHE L’AUTORE DI QUELLE PAROLE (CHIUNQUE SI FOSSE) ERA FORSE ERRONEAMENTE PERSUASO, CHE DALLE TRE FORME DI SPIRA DOVESSERO DERIVAR LE TRE SPIRICHE IN UN MODO ANALOGO A QUELLO, CON CUI DALLE TRE VARIETÀ DI CONO OTTUSANGOLO, RETTANGOLO ED ACUTANGOLO DERIVAVANO, CON UNA SEZIONE PERPENDICOLARE AD UNO DEI LATI DEL CONO, L’IPERBOLE, LA PARABOLA E L’ELLISSE.
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