Se da una parte si può far notare, che egli fu assiduo osservatore della Luna, e che il suo coetaneo e compatriota Elicone si occupava nella predizione delle eclissi; si può in contrario anche dire, che la scoperta del moto degli apsidi richiede molte condizioni che non sappiamo se fossero riunite allora nell’astronomo Ciziceno. Trenta o quarant’anni prima, Eudosso ignorava persino l’eccentricità dell’orbe lunare. Meglio è dunque lasciar la questione sospesa.
119 Secondo gli antichi, sferopea (arte di costruire le sfere) chiamavasi quella parte della meccanica che ha per oggetto l’imitazione materiale dei movimenti celesti. V. PROCLO, Comm. Eucl., p. 41, ed. Friedlein.
120 V. Appendice II, §§ 2 e 13.
121 PROCLI, Hypotyposes, ed. Halma, p. 111. Vedi pure la nota (1) dell’Appendice II, a p. 110 in fine di questa memoria.
122 Analizzati da DELAMBRE, Astr. ancienne I, pp. 19-48.
123 Il sistema degli eccentri mobili, di cui gli storici dell’astronomia non fanno parola, si trova menzionato da vari autori antichi, cioè Gemino, Nicomaco, Proclo e Teone da Smirne; il quale ultimo, trascrivendo Adrasto Peripatetico, ne dà notizia più ampia e più precisa degli altri. Questo sistema è una varietà di quello che fu poi detto ticonico, ed in esso si deve riconoscere il gradino naturale che condusse alcuni Greci all’idea copernicana, siccome spero di dimostrare in altra circostanza. Nel mio lavoro Sui precursori di Copernico ebbi occasione di constatare una lacuna nel corso delle idee che guidarono Aristarco, ed altri prima di lui, all’adozione del sistema eliocentrico.
| |
Luna Elicone Ciziceno Eudosso Comm Appendice II Hypotyposes Appendice II Analizzati Astr Gemino Nicomaco Proclo Teone Smirne Adrasto Peripatetico Greci Copernico Aristarco
|