206 ZELLER, PHILOSOPHIE DER GRIECHEN , VOL. I (5ª EDIZ), PP. 338-342; VOL. VI (3ª EDIZ.), PP. 79 E SEGUENTI. DIODORO (XV, 70) AFFERMA, CHE GLI ULTIMI PITAGORICI VISSERO AL TEMPO DI ALESSANDRO MAGNO. CIRCA L’OPINIONE CONTRARIA DI BERGK, VEDI QUI SOPRA LA NOTA 4 A PP. 146-147.
207 Anzi lo ZELLER, Phil. der Gr. Vol. III (4ª ediz.), p. 1000, sembra addirittura attribuire a Speusippo la dottrina del fuoco centrale. Veggansi anche le pp. 1003-1008 circa le grandi sue tendenze al pitagorismo.
208 Nella vita di Eraclide Pontico.
209 DESWERT, DISSERTATIO DA HERACLIDE PONTICO, P. 11. LO STESSO A P. 41 : «DUBITES, UTRUM PLATONICUS CUM STRABONE VOCARI POSSIT. ETENIM PLATONIS SENTENTIAM DE IIS CERTE QUAE AD NATURAE COGNITIONEM PERTINENT, AGGRESSUS ADEO EST ATQUE PERSTRINXIT, PYTHAGORICAMQUE POTISSIMUM DOCTRINAM IN EA PHILOSOPHIAE PARTE AMPLEXUM ESSE EUM SERVATA QUAEDAM PLACITA APERTE DECLARANT.
210 Untersuchungen neber das kosmische System des Platon, pagine 147-148.
211 Tanto recondita, che fino agli ultimi tempi è passata inavvertita o non bene intesa anche dai più acuti indagatori di questa parte della storia scientifica. Veggansi a tale proposito le significanti osservazioni di H. Martin sugli eccentri di Adrasto nelle note alla sua edizione di Teone Smirneo, pp. 111, 114, 119, 125, e principalmente p. 379, dove Adrasto è accusato d’errore, ma a torto. Gli effetti da lui descritti sarebbero falsi, se si trattasse di eccentri fissi; ma Adrasto parla di eccentri mobili; e per questi sono verissime le sue affermazioni.
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