Tale interpretazione si adduce qui come degna di ulteriore studio, non come base di deduzioni storiche, le quali sarebbero troppo importanti in questo caso, per affidarle a cosě piccolo e labile fondamento.
      221 SIMPLICII in Aristotelis Physicorum libros edidit HERMANNUS DIELS, consilio et auctoritate Academiae literarum Regiae Horussicae. Berlino, 1882, p. 292.
      222 Virun doctum,lo chiama Cicerone, De Divinatione, I, 23; Virum doctum in primis nelle Tusc. Disput. V, 3. Vedi altresě qui sopra la nota 5, a p. 154.
      223 PLUTARCHI, Non posse snaviter vivi secundum Epicurum, c. 2.
      224 Vedi l’Appendice, dove si puň studiar? la connessione di questo passo con quello che precede e con quello che segue.
      225 POSIDONII RHODII, Reliquiae; ed. Janus Bake, p. 272.
      226 Dissertatio de Heraclide Pontico, p. 176.
      227 Die kosmische Systeme der Griechen, p. 134.
      228 VEDI IN PRINCIPIO L’ESPOSIZIONE DEL SISTEMA DI ERACLIDE.
      229 Non completa, perchč la rotazione diurna apparente del Sole non segue sempre un parallelo celeste, a causa del moto in declinazione.
      230 Ueber das kosmische System des Platon, pp. 135-140.
      231 Fünf Abhandlungen, etc., p. 151.
      232 Vedi per questo le mie Sfere omocentriche d’Eudosso, ecc., pp. 82-84 del presente tomo.
      233 Mémoires de l’Académie des inscriptions et belles-lettres, tome XXX, 2Ş partie.
      234 Vedi su ciň la testimonianza di Cicerone nella nota 5, a pag. 154.
      235 I particolari concernenti le durate delle stagioni secondo Eutemone e Callippo possono vedersi nelle mie Sfere omocentriche d’Eudosso, ecc., p. 83 del presente tomo.