In simil condizione di cose lo scrittore avrà fatto il suo dovere quando sia bene informato del grado di fiducia di cui son degni i lavori ai quali attinge; quando fra conclusioni frequentemente contradittorie sappia con tatto e con diligenza trovar la via per giungere al risultato più sicuro; quando si mostri egli stesso naturalmente fornito di quel senso istorico, senza del quale si è irrevocabilmente condannati a perdere la dritta via. Io non so fino a qual punto il presente libro soddisferà a tali condizioni; il lettore perito veda e giudichi. E sarò lieto se i difetti da me non potuti evitare daranno ad altri occasione e incitamento a fare opera migliore.
?. SULLE EPOCHE E DIVISIONI NELLA STORIA DELL’ASTRONOMIA.
I LIMITI DI TEMPO SECONDO CUI VA DIVISA LA STORIA DELL’ASTRONOMIA NE’ SUOI PERIODI, NON SONO STATI DA TUTTI ASSEGNATI IN EGUAL MODO. PER BAILLY LA STORIA DELL’ASTRONOMIA HA COMINCIATO ALMENO QUARANTA SECOLI PRIMA DI CRISTO NELL’ASIA CENTRALE PER OPERA DI UN POPOLO EMINENTEMENTE CIVILE, DAL QUALE LE SCIENZE E LE ARTI SAREBBERO STATE DIFFUSE IN TUTTA L’ASIA, SULL’EUROPA E SULL’EGITTO: POPOLO DI CUI FU DETTO CHE CI INSEGNÒ OGNI COSA, SALVO IL SUO NOME E LA SUA ESISTENZA, O DEL CUI ALTO SAPERE ANCHE NELL’ASTRONOMIA, POCHI MA SICURI INDIZI BAILLY RAVVISAVA NELLE STORICHE TRADIZIONI DEI PRIMI TEMPI. DALL’ASTRONOMIA DI UN TAL POPOLO EGLI FA DERIVARE QUELLA DEGLI INDIANI, CHE GIÀ NELL’ANNO 3102 PRIMA DI CRISTO SAREBBE GIUNTA AD UN GRADO DI PERFEZIONE SUFFICIENTE PER PRODURRE LE FAMOSE TAVOLE ASTRONOMICHE DI TIRVALUR, DA LUI RIFERITE A QUELL’EPOCA. QUESTA È PER BAILLY PROPRIAMENTE L’ASTRONOMIA ANTICA, DELLA QUALE SAREBBERO RIMASTE ALTRE POCHE ED ISOLATE TRACCE IN CIÒ CHE SI SA DEI BABILONESI, DEGLI EGIZIANI E DEI GRECI ANTERIORI AD ALESSANDRO. NON FA DUNQUE MERAVIGLIA CH’EGLI TERMINI L’ASTRONOMIA ANTICA COLLA FONDAZIONE DELLA SCUOLA D’ALESSANDRIA DOVUTA AI PRIMI TOLOMEI. PER LUI I LAVORI D’APOLLONIO, D’ARCHIMEDE, D’IPPARCO, DI TOLOMEO GIÀ APPARTENGONO ALL’ ASTRONOMIA MODERNA.
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