Critica delle tradizioni su Atlante, Museo, Lino e Orfeo, Chirone centauro, Tagete, Andubario, Thoth, Asura Maya, Abramo, Giamasp, Oanne e Hoang-ti. Critica più speciale di quanto dice Bailly ». Una breve allusione a questo argomento si può leggere ora al principio dell’articolo I primordi dell’astronomia presso i Babilonesi, dove non solo l’autore trasferì con poche modificazioni i periodi con cui s’apre il capitolo delle Origini, ma anche riassume, in breve le principali conclusioni a cui era venuto tanto nelle Origini quanto nell’Astronomia primitiva.
A.S.
SOMMARIO. - CHE COSA SI DEBBA INTENDERE PER ORIGINI DELL’ASTRONOMIA - NON SI DEVE LIMITARE LA STORIA DELL’ASTRONOMIA ANTICA A QUELLA DEI GRECI — LE IDEE RUDIMENTALI DI ASTRONOMIA PRIMITIVA PRESSO I POPOLI ANCHE BARBARI MERITANO UNO STUDIO COMPARATIVO: UTILITÀ CHE SE NE TRAE PER L’ETNOGRAFIA.
Le scienze e le arti più antiche sono state insegnate agli uomini dal desiderio di provvedere alle necessità od ai comodi della vita; e da tal fonte dobbiam pure riconoscere le origini dell’astronomia. Anche nello stato della prima barbarie preistorica, l’uomo ha dovuto portar la sua attenzione sui fenomeni celesti, e primamente su quelli da cui in tutto od in pare dipendeva il rinnovarsi periodico dei suoi bisogni e l’ordine delle sue occupazioni. L’alternarsi rapido dei giorni e delle notti: la vicenda più lenta, ma non meno importante, delle stagioni; il periodico ritorno delle fasi lunari e la varietà dell’illuminazione notturna che ne deriva, han dovuto in ogni luogo esser oggetto di riflessioni pratiche al cacciatore, al pastore ed al coltivatore della terra.
| |
Atlante Museo Lino Orfeo Chirone Tagete Andubario Thoth Asura Maya Abramo Giamasp Oanne Hoang-ti Bailly Babilonesi Origini Origini Astronomia
|