Circostanze tutte dal cui concorso nacquero incredibili differenze, quali per esempio si ravvisano fra i concetti cosmologici degli antichi Ebrei e quelli dei Tahitiani al tempo di Cook o degli Aztechi del Messico prima di Cortez. Ma se vasta è la materia, non sempre facile è ottenerne una cognizione sicura. Per le nazioni antiche è per lo più grave ostacolo l’oscurità e la deficienza delle notizie storiche; a non parlare di quei numerosissimi popoli che la storia affatto dimenticò. Per le nazioni che si conservarono nello condizioni di barbarie primitiva o di civiltà rudimentale fino a tempi più recenti, abbiamo da quattrocento anni in qua le relazioni d'infiniti viaggiatori, dei quali però una ben piccola parte ha avuto l’occasione o l’abilità di penetrare nella mente dei popoli veduti così profondamente da esaurire tutto il contenuto del loro sapere astronomico, esponendolo secondo verità. Onde avviene, che di tante notizie la massima parte è senza alcun valore, o almeno non può essere utilizzata senza confronti e senza rigoroso esame. Non può essere nostro intento l’intraprendere la faticosa raccolta e la discussione difficile di tutti i documenti di questa specie; lavoro che richiederebbe un’opera a se, e troppo ci arresterebbe fin dal principio del lungo ed arduo cammino che ci sta davanti. Tuttavia a modo d’esempio e di conforto a chi avrà il coraggio d’intraprenderla, ne daremo un piccolo saggio, contenuto entro i limiti convenienti al presente libro; il qual saggio, benché imperfettissimo, basterà, come si disse, a mostrare, non esser oziosa tale ricerca né per la storia dell’astronomia, nè per l’etnografia comparata.
| |
Ebrei Tahitiani Cook Aztechi Messico Cortez
|