Queste durate di cinque, dieci, venti mesi hanno senza fallo relazione col sistema dei numeri determinato dalle dita delle mani e dei piedi, che per l’ Uganda e per Roma era decimale, e ventesimale per i Muysca.
QUESTI PERIODI PIÙ COMPLESSI NON SI TROVANO PERÒ CHE PRESSO POPOLI DI CIVILTÀ INCIPIENTE, QUALI FURONO I ROMANI DEI PRIMI TEMPI ED I MUYSCA, E QUALI SONO PRESENTEMENTE QUELLI DELL’UGANDA. MA NELLO STATO DI PRIMITIVA BARBARIE ALTRO NON SI FECE CHE CONTAR LE LUNE, REGOLANDOSI PURE, MA IN MODO INDIPENDENTE, SULL’ALTERNAR DELLE STAGIONI. IL CAPITANO WILSON CHE NEL 1783, IN CONSEGUENZA DI UN NAUFRAGIO, EBBE OCCASIONE DI FARE UN LUNGO SOGGIORNO ALLE ISOLE PELEW, TROVÒ CHE QUEGLI ISOLANI DIVIDEVANO LE STAGIONI IN UMIDA E SECCA, COME QUASI DA PER TUTTO FRA I TROPICI: DI QUESTE PERÒ NON TENEVAN CONTO NEL COMPUTO DEI TEMPI CHE FACEVANO ESCLUSIVAMENTE NUMERANDO LE LUNE. COSÌ UN CERTO INTERVALLO DI TEMPO DA LUI CONVENUTO COL CAPO DI UNA DI QUELLE ISOLE, FU DEFINITO IN TRENTA LUNE, CHE IL DETTO CAPO NUMERAVA DISFACENDO AD OGNI LUNA UNO DEI TRENTA NODI FATTI DA PRINCIPIO IN UNA CORDA11.
NON MOLTO DIVERSO È IL CALCOLO DEL TEMPO USATO, CON POCHE ECCEZIONI, IN TUTTA QUELLA PARTE D’ AFRICA, DOVE CRISTO E MAOMETTO NON HANNO ANCORA ESTESO LA LORO INFLUENZA. I NEGRI DEL CAPO MESURADO, SCRIVEVA UN VIAGGIATORE DUE SECOLI FA12, USANO INTERROMPERE I LORO LAVORI IL GIORNO DELLA LUNA NUOVA, ED IMPEDISCONO PER QUEL GIORNO AGLI STRANIERI L’ACCESSO ALLA LORO CASA. QUEI DELLA COSTA DI MALAGUETTA13 SALUTANO LA LUNA NUOVA CON CANTI, DANZE E GESTI BUFFONESCHI. UN ALTRO VIAGGIATORE DELLA MEDESIMA EPOCA14 RIFERISCE SUI NEGRI DELLA COSTA D’ORO, CHE MISURANO IL TEMPO PER LUNE. ESSI CONOSCONO LA SETTIMANA, IMPORTATA PROBABILMENTE DAGLI EUROPEI O DAI MAOMETTANI. IL P. MEROLA, CHE NEGLI ANNI 1682-1688 VISITÒ I PAESI DELLA GUINEA MERIDIONALE15, AFFERMA CHE NEL PAESE DI LOANGO ERA AL SUO TEMPO USO GENERALE DI COLORARE NEL PRIMO GIORNO DELLA LUNA GL’IDOLI DOMESTICI CON UNA POLVERE ROSSA. IN QUEL GIORNO, ALLA PRIMA VISTA DELLA FALCE LUNARE, IL POPOLO GRIDAVA ALLA LUNA: POSSA LA MIA VITA RINNOVARSI COME TU TI SEI RINNOVATA. OGILBY NELLA SUA DESCRIZIONE DELL’AFRICA16, NARRA CHE PRIMA DELL’ARRIVO DEI PORTOGHESI, GL’INDIGENI DEL CONGO CONTAVANO GLI ANNI PER KOSSIONOS OSSIA STAGIONI DI PIOGGIA, E I LORO MESI DA UN PLENILUNIO ALL’ALTRO. KOLBEN, CHE MOLTO STUDIÒ I COSTUMI DEGLI OTTENTOTTI (1713), AFFERMA17 CHE QUESTO POPOLO AD OGNI PLENILUNIO OFFRE ALLA LUNA SACRIFIZI DI CARNE E DI LATTE E LA RINGRAZIA DEL SUO RITORNO, E CHE QUESTE FESTE SERVONO PURE ALLA DIVISIONE DEL TEMPO. ANCHE I CAFRI DEL NATAL18 E I BECINANA19, PRIMA DELLE INVASIONI EUROPEE CONTAVANO IL TEMPO PER LUNE. NEI PAESI INTERIORI DELL’AFRICA AUSTRALE DOVE IL NILO E IL CONGO HANNO LE LORO SORGENTI, SI OSSERVA LA STESSA COSA. GIÀ ABBIAMO RIFERITO CHE NELL’UGANDA SI CONTA PER PERIODI DI CINQUE LUNE. NEL KARAGWÈ SPEKE E GRANT20 EBBERO OCCASIONE DI ASSISTERE ALLE FESTE DELLA NUOVA LUNA CHE COLÀ REGOLARMENTE SI CELEBRANO. IN GENERALE SEMBRA CHE IL COMPUTO PER LUNE FOSSE ORIGINARIAMENTE PRATICATO PER TUTTA L’AFRICA AL SUD DELL’EQUATORE.
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