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      Infatti coll’anno 25 dell’era volgare fu introdotta da Augusto la mutazione della riforma alessandrina con cui fu abolito l’anno vago, e fu fissato rispetto al Sole coll’adattarvi l’intercalazione di Giulio Cesare, nulla però mutando ai nomi e alla disposizione dei mesi, e solo introducendo ogni quattro anni sei epagomoni in luogo di cinque. Sotto questa forma l’anno egiziano è ancora al presente usato in Egitto nella liturgia sacra dei Copti.
      Il seguente quadro indica i nomi dei mesi quali si trovano nella lingua copta, che rappresenta prossimamente l’antico idioma degli Egiziani. Vi ho aggiunto la trascrizione greca di Tolomeo e degli altri astronomi, che solo in alcuni mesi presenta piccole differenze coi nomi copti. Segue nella terza colonna la trascrizione degli Arabi odierni.
     
      Nomi coptiTrascrizione greca
      Trascrizione araba moderna
      1.
      Thoth
      ???
      T?t
      2.
      Phaophi
      ?????
      B?bat
      3.
      HATHOR
      ????
      HAT?R
      4.
      Choiak
      ?????
      Kiyahk
      5.
      Toby
      ????
      T?bah
      6.
      Mechir
      ?????
      Amsh?r
      7.
      Phamenoth
      ???????
      Barmah?t
      8.
      PHARMUTHI
      ????????
      BARM?DHAH
      9.
      Pachon
      ?????
      Bashans
      10.
      Paoni
      ?????
      Baw?nah
      11.
      EPIPHI
      ?????
      AB?B
      12.
      Mesori
      ??????
      Misr?
      SEGUONO 5 EPAGOMENI NON DOTATI DI DENOMINAZIONE SPECIALE.
      NEL LINGUAGGIO GEROGLIFICO I DODICI MESI E I CINQUE EPAGOMENI DELL’ANNO VAGO SONO DESIGNATI DA UNA SERIE DI SIMBOLI, CHE SI TROVANO SOPRA UN GRAN NUMERO DI MONUMENTI DELL’IMPERO FARAONICO, E DI CUI LA SAGACIA DI CHAMPOLLION RIUSCÌ A DETERMINARE SENZA NESSUNA INCERTEZZA IL SIGNIFICATO.
      I NOMI DEI MESI DELL’ANNO VAGO SONO UNO DEI PIÙ ANTICHI MONUMENTI DELL’INDUSTRIA UMANA, E FORSE IL LORO USO RISALE PIÙ ALTO CHE LA COSTRUZIONE DELLE PIRAMIDI. QUANTO AI LORO SIMBOLI, ESSI RISALGONO ALMENO AL RE OSORTASEN I DELLA XII DINASTIA68, PER QUANTO SÌ ESTENDONO LE RICERCHE DI CHAMPOLLION; E FORSE LA LORO INVENZIONE È DI MOLTO ANTERIORE. PER GLI EPAGOMENI NON SI HANNO DATE TANTO ANTICHE; E LA DETERMINAZIONE DELL’EPOCA IN CUI FURONO INTRODOTTI DEVE DEDURSI PER ALTRA VIA.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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