Ma dopo una seconda tetramenia, in marzo, comincia la raccolta, che costituisce il carattere distintivo di una terza tetramenia, la quale termina al solstizio dell’estate seguente, quando l’anno agricolo è compiuto. Ai tempi moderni l’interesse commerciale ha saputo aggiungere nuovi prodotti a quelli dati da questa semplice agricoltura delle prima età del mondo; ma il giro delle operazioni annuali è rimasto lo stesso. Queste operazioni si dividono ancora secondo tre tetramenie, e vengono designate coi nomi particolari di colture d’autunno, d’inverno e d’estate. Le colture d’autunno si fanno durante la piena, nei luoghi dove le acque non possono giungere; succedono loro le colture d’inverno, quando il Nilo si ritira dalle terre inondate; finalmente si fanno le colture d’estate durante la raccolta dei cereali, mentre il Nilo è in magra: perciò esse richiedono irrigazioni artificiali».
SI VEDE DA QUESTO CHE NEGLI ANTICHI TEMPI, QUANDO FURONO STABILITI I SEGNI GEROGLIFICI DEI MESI, LE DIVISIONI DELL’ANNO ERANO VERAMENTE LEGATE IN MODO STABILE COL CORSO FISICO DELLE STAGIONI, OD ERANO RITENUTE DAI IEROGRAMMATI COME TALI. INFATTI SE SI AVESSE POTUTO SOSPETTARE SOLTANTO, CHE UN MEDESIMO MESE DOVEVA PASSARE COL TEMPO DA UNA STAGIONE AD UN’ALTRA, NON SAREBBE STATO SCELTO PER QUEL MESE UN SEGNO GRAFICO ESPRIMENTE UN CARATTERE FISICO CHE POTEVA SOLTANTO CONVENIRGLI IN RARE OCCASIONI. PERTANTO DOBBIAMO CON BIOT RITENERE COME COSA CERTA, CHE QUALUNQUE FOSSE L’ANNO USATO DAGLI EGIZIANI IN QUEL TEMPO, IL MESE DI THOTH DOVEVA ESSERE IL PRIMO MESE DELLA VEGETAZIONE, TOBY IL PRIMO DELLA MESSE, PACHON IL PRIMO DELL’INONDAZIONE.
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Nilo Nilo
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