L’epoca del rinnovamento di tale ciclo ci è stata tramandata in modo concorde da tre autori differenti. Censorino ai capi 18 e 21 del suo libro De die natali scritto l’anno 238 di Cristo, afferma che l’origine dell’anno sotiaco si conta a partire dall’epoca in cui il 1° di Thoth dell’anno vago coincide col levare eliaco di Sirio, il qual levare per l’Egitto accade comunemente dodici giorni prima delle calende d’agosto (cioè il 20 di luglio dell’anno giuliano). Ora dalla discussione delle date conservateci dagli antichi autori e specialmente da Tolomeo nell’Almagesto, i cronologisti sono giunti a stabilire in modo perfettamente sicuro la corrispondenza del calendario giuliano colle date egiziane riferite all’anno vago76. Dall’esame di tale corrispondenza risulta, che la coincidenza del 1° Thoth dell’anno vago col venti luglio del computo giuliano ebbe luogo negli anni
— 5702, — 4242, — 2782, — 1322, + 139, + 1599 etc.
Questi anni furono dunque i primi di altrettanti cicli sotiaci. La data del 20 luglio per il levare eliaco di Sirio corrisponde abbastanza bene al parallelo di Menfi, e può senza errore troppo sensibile alle osservazioni adattarsi a tutto l’Egitto per l’intervallo compreso nei 30 o 40 secoli che precedettero l’èra volgare.
La notizia di Censorino è confermata in modo indiretto da Teone d’Alessandria, che per calcolare il levare di Sirio per ogni anno fisso del calendario alessandrino, ignorando la corrispondenza tra la rivoluzione eliaca di Sirio e l’anno giuliano, base di quel calendario, dà una regola assai più complicata, la quale determina la coincidenza del levare eliaco di Sirio e del 1° di Thoth nell’anno giuliano — 132277. A quest’epoca egli fissa il 1° anno dell’èra di Menophres (????????????), i cui anni per conseguenza correvano paralleli a quelli dell’ultimo fra i cicli sotiaci compresi nell’istoria egiziana.
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