Pagina (68/336)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Egli che scriveva nell’anno 383 di Cristo, è l’unico autore che faccia menzione di quest’èra.
      Il gran ciclo sotiaco, di cui abbiam notizia soltanto da autori molto recenti, e tutti posteriori all’èra volgare, era esso in uso presso gli Egiziani antichi? Fréret e Bailly hanno opinato per l’affermativa. Secondo essi il ciclo sotiaco sarebbe stato usato dagli Egiziani per regolare la loro cronologia, e l’invenzione sua rimonterebbe all’anno — 279278. Di contrario parere è Biot, a cui in questo si accostano anche Letronne79, Ideler80 e Boeckh81, Biot fa osservare che dalle parole sopra addotte di Censorino non risulta in alcun modo l’autore del ciclo sotiaco e l’epoca della sua determinazione; quanto al calcolo di Teone, sebbene esso implichi l’uso di un’èra connessa col rinnovamento del ciclo, non suppone neppure l’esistenza del ciclo stesso, tantoché volendo l’autore cercare la relazione dell’anno 383 di Cristo col levare eliaco di Sirio. determina la sua corrispondenza coll’èra di Menophres di cui è il 1605°. Ora se Teone avesse conosciuto il ciclo sotiaco. avrebbe probabilmente preso come punto di partenza non l’èra di Menofres, ma l’ultimo rinnovamento di detto ciclo avvenuto nel + 139. Biot fa ancora notare che Gemino ed altri scrittori astronomici enumerando cicli di vario genere, non fanno alcuna menzione del sotiaco. Egli ne trae la conseguenza che questo ciclo non fu mai usato nella cronologia degli Egiziani, e che è un invenzione di autori più recenti, fatta nello scopo di segnare grandi intervalli nella cronologia degli antichi tempi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Cristo Egiziani Bailly Egiziani Biot Letronne Ideler Boeckh Biot Censorino Teone Cristo Sirio Menophres Teone Menofres Gemino Egiziani