Siccome i fenomeni meteorologici da cui dipende il cominciamento del crescere del Nilo hanno esclusivamente luogo fra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo, cioè nei tre mesi della stagione da noi chiamata primavera, Biot credette pregio dell’opera esaminare quale variazione subisse la durata di questa stagione nell’intervallo abbracciato dalle presenti ricerche; e trovò che questa durata era rimasta quasi costante per tutto quell’intervallo94, a causa di una posizione specialmente favorevole della linea degli apsidi rispetto alla linea degli equinozi, per la quale è avvenuto, che verso l’anno — 1375 la durata della primavera passò per il maximum del suo valore. Ora secondo un noto teorema di Lambert, l’intensità media dell’irradiazione solare durante una stagione astronomica è inversamente proporzionale alla durata di essa stagione. Ne concludiamo che l’irradiazione solare, e quindi le condizioni meteorologiche determinatrici dell’epoca in cui comincia a gonfiarsi il Nilo, dovettero rimanere press’a poco costanti per tutto il tempo che stiamo esaminando, e che quindi il periodo segnato dalle inondazioni può riguardarsi come identico all’anno solare.
Tutti gli autori designano come principio dell’inondazione il giorno stesso del solstizio d’estate95. Questa coincidenza forse non è di esattezza matematica, attesa la difficoltà di verificare le prime tracce dell’accrescimento; inoltre è chiaro che l’accrescimento si deve manifestare prima nelle parti più alte del fiume, quindi nelle più basse.
| |
Nilo Biot Lambert Nilo
|