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      L’OPINIONE TRADIZIONALE CHE COLLEGAVA IL PRIMO CRESCERE DEL NILO COL LEVARE ELIACO DI SIRIO, NON È TUTTAVIA TALMENTE CONNESSA COLLA QUESTIONE DELL’ORIGINE DELL’ANNO VAGO, CHE SIA PROPRIO NECESSARIO AVERE AD ESSA RIGUARDO NEL FISSARE L’EPOCA DI TALE ORIGINE. ELIMINANDOLA PERTANTO DALLE NOSTRE CONSIDERAZIONI DIVENTA SUBITO POSSIBILE TROVARE UN’EPOCA, LA QUALE SODDISFACCIA SIMULTANEAMENTE ALLA CONDIZIONE DI BIOT E A QUELLA DI BOECKH: CIOÈ SI PUÒ DETERMINARE NELLA SERIE DEI TEMPI UN ANNO VAGO, IN CUI IL SOLSTIZIO ESTIVO ED IL PRINCIPIO DELL’INONDAZIONE AVVENIVANO IL 1° DI PACHON, ED IL LEVARE ELIACO DI SIRIO SUCCEDEVA 125 GIORNI DOPO COL L° DI THOTH. QUESTA COMBINAZIONE, IN VIRTÙ DELLA RETROGRADAZIONE DEGLI EQUINOZI CHE METTE SIRIO SUCCESSIVAMENTE IN TUTTE LE POSSIBILI RELAZIONI DI LONGITUDINE COL PUNTO SOLSTIZIALE ESTIVO, DEVE SUCCEDERE ALMENO UNA VOLTA IN OGNI RIVOLUZIONE COMPLETA DEI PUNTI EQUINOZIALI, CIOÈ UNA VOLTA OGNI 26000 ANNI. TRATTANDO IL PROBLEMA IN QUESTA FORMA PURAMENTE ASTRONOMICA, SI TROVA CHE PER IL PARALLELO DI MENFI, INTORNO ALL’ANNO - 17300, SI AVEVANO TUTTE LE ACCENNATE CONDIZIONI. UN SIMILE RISULTATO, IL QUALE NEI PRIMI ANNI DEL CORRENTE SECOLO SAREBBE FORSE STATO SALUTATO COME UNA NOTABILE SCOPERTA, OGGI SERVE SOLTANTO A DIMOSTRARE ANCORA UNA VOLTA CHE L’INTRODURRE NELLE RICERCHE STORICHE PROCESSI DI RAZIOCINIO PURAMENTE MATEMATICO, POCO GIOVA AD AUMENTARE LA PROBABILITÀ DELLE CONCLUSIONI, QUANDO I FATTI SU CUI IL RAZIOCINIO SI APPOGGIA NON SIANO STABILITI CON INTIERA SICUREZZA. NOI RIFLETTEREMO INVECE CHE UNA DISCUSSIONE DI TAL GENERE NON PUÒ CONSIDERARSI COME UN PURO AFFARE DI NUMERI E DI OSSERVAZIONI ASTRONOMICHE, MA DEVE ANCHE TENER CONTO DELLO STATO D’IGNORANZA DEI POPOLI PRIMITIVI, E DELLE INCONSEGUENZE LOGICHE CHE COMMETTONO SPESSO GLI UOMINI IN COSE BEN PIÙ IMPORTANTI DI QUESTA. VERAMENTE A NOI, AVVEZZI A TRATTARE L’ORDINAMENTO DEL CALENDARIO COME SEMPLICE COMBINAZIONE DI CONGRUENZE ARITMETICHE, RIESCE DIFFICILE COLLOCARCI NELLA POSIZIONE DEGLI ANTICHI EGIZIANI, E RIVESTIRCI DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE LORO INTELLIGENZE PER INDOVINARE LA STRADA CHE ESSI HANNO DOVUTO TENERE ONDE STABILIRE UN COMPUTO REGOLARE DI TEMPI. SE NON VOGLIAMO TRARRE ASSURDE CONSEGUENZE DA DOTTISSIME COMBINAZIONI (COME SPESSO È AVVENUTO), NON POSSIAMO ESIMERCI DAL TENTARLO:


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336