Certamente qualcuno avrà pensato già fin d’allora a numerare quanti giorni si comprendevano in un tale intervallo; ma la variabilità delle epoche della massima piena ha dovuto per lungo tempo impedire di fissare il numero esatto di giorni in esso contenuto99.
Si è già accennato come in Egitto l’anno agricolo si divide naturalmente in tre periodi: dell’inondazione, della vegetazione e della messe; ed è probabile che questi abbiano formato la prima e la più semplice divisione dell’anno egiziano. Le prime date si saranno indicate grossolanamente, dicendo nella stagione delle acque, nella stagione della vegetazione ecc. Col tempo si riconobbe che la Luna forniva una suddivisione più breve. Nacque allora l’idea del mese, ed un’osservazione facile avendo mostrato che ciascuna delle stagioni durava quattro mesi circa, si dovette trovar presto il modo di designare le epoche con maggior precisione, dicendo nella quarta Luna delle acque, nella prima Luna della vegetazione ecc. In questo medesimo stadio di tempo essendosi formato e stabilito il sistema della scrittura geroglifica, la quarta Luna delle acque fu naturalmente designata con
la prima della vegetazione con
ecc., e questa è senza alcun dubbio l’origine della notazione dei mesi scoperta da Champollion100. L’anno cominciava col pieno dell’inondazione o col principio della vegetazione; al principio del quinto mese subentrava la stagione della messe, e al principio del nono incominciava il Nilo a gonfiarsi e sopraggiungeva la stagione delle acque.
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Egitto Luna Luna Luna Luna Champollion Nilo
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