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      TALE STATO DI COSE DURÒ FINO VERSO L’ANNO - 3000. A QUEST’EPOCA GLI EGIZIANI ERANO DA PIÙ SECOLI COSTITUITI IN MONARCHIA STABILE, ANCHE SECONDO I COMPUTI CRONOLOGICI PIÙ PRUDENTI101, E SECONDO LE POCHE NOTIZIE CHE CI RESTANO SULLE PRIME DINASTIE, AVANZAVAN CON RAPIDO PROGRESSO NELLA VIA DELL’INCIVILIMENTO. UN REGNO FIORENTE, DI CUI RESTANO MEMORIE NON FACILMENTE DISTRUTTIBILI, AVEVA SEDE IN MENFI; IL TERRENO COLTIVABILE ERA PROSCIUGATO, I CANALI SCAVATI, L’INONDAZIONE DEL NILO RESA PROFITTEVOLE ALL’AGRICOLTURA. PER UN POPOLO CIVILE E GOVERNATO DA UNA CASTA DI SACERDOTI SCIENZIATI, L’USO DI UN ANNO VARIABILE DIVENTAVA FECONDO DI MOLTI INCONVENIENTI; ALLORA PRIMIERAMENTE SI DOVETTE SENTIRE LA NECESSITÀ DI CALCOLARE I TEMPI PASSATI E FUTURI INDIPENDENTEMENTE DALL’OSSERVAZIONE DI UN FENOMENO IRREGOLARE NE’ SUOI RITORNI. INTANTO LA COINCIDENZA DEL PRINCIPIO DELL’INONDAZIONE COL SOLSTIZIO ESTIVO NON POTEVA A LUNGO RIMANERE INOSSERVATA; ED AGLI ABITANTI DI QUEL CALDO CLIMA, CHE ALL’AVVICINARSI DI DETTO SOLSTIZIO DOVEVANO NATURALMENTE PROFITTARE DELLE AURE FRESCHE DEL MATTINO PER USCIR DI CASA, NON POTEVA FACILMENTE SFUGGIRE CHE PRIMA DEL GIORNO ALL’AVVICINARSI DELL’INONDAZIONE SI RENDEVA VISIBILE, COME PER ANNUNZIARLA, LA PIÙ BELLA STELLA DEL CIELO, SIRIO. NON SI TARDÒ A RICONOSCERE CHE LA MASSIMA ALTEZZA DEL SOLE E L’APPARIZIONE MATTUTINA DI SIRIO, DAVANO UNA MISURA DELL’ANNO PIÙ REGOLARE E PIÙ ESATTA, SENZA TUTTAVIA MAI ESSERE IN DISACCORDO SENSIBILE COI FENOMENI AGRICOLI DELLE VARIE STAGIONI. ERA NATURALE CHE I SACERDOTI DOVESSERO IMPADRONIRSI DI QUESTE NOZIONI ONDE ESEGUIRE UNA RIFORMA DEL LORO CALENDARIO, E RIDURLO A COMPUTO EQUABILE E FACILE AD IMPIEGARSI NEGLI USI CIVILI E RELIGIOSI; A UN DIPRESSO COME FECERO MOLTI SECOLI DOPO I PONTEFICI MASSIMI DI ROMA PAGANA E I PADRI DEL CONCILIO DI NICEA.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336