FU ANCORA IN QUESTA OCCASIONE, CHE L’ORDINAMENTO DELLE FESTE E DEI RITI SECONDO IL CALENDARIO RICEVETTE LA SUA SANZIONE DEFINITIVA; ALLORA FURONO FISSATI I SIMBOLI DEI 5 GIORNI EPAGOMENI, E LA NUOVA FORMA DELL’ANNO VENNE COSÌ AD ESSER CONSACRATA E RESA IMMUTABILE. I SACERDOTI CREDETTERO DI AVERNE POSTO STABILMENTE IL PRINCIPIO SOTTO L’INFLUSSO SALUTARE DI SIRIO, IN CUI GIÀ DA TEMPO SI ERANO AVVEZZATI A RIGUARDARE, SE NON LA CAUSA, ALMENO L’AUSPICE DELL’INONDAZIONE DEL NILO. LA RELAZIONE, ORMAI STIMATA INDISSOLUBILE FRA SIRIO E IL MESE DI THOTH FU ESPRESSA ANCHE SIMBOLICAMENTE NEL LINGUAGGIO GEROGLIFICO. QUEL PUNTO SOLENNE DEL 1° THOTH — 2782 ERA DUNQUE, SE NON IL COMINCIAMENTO DEI MONDO, ALMENO IL COMINCIAMENTO DEI TEMPI SECONDO IL NUOVO ORDINE.
NOI NON SAPREMMO DIRE QUANTO TEMPO ABBIA DURATO L'ERRORE DI QUEGLI ASTRONOMI PRIMITIVI. L’ETÀ DI UN UOMO ERA SUFFICIENTE A RENDERLO MANIFESTO ANCHE ALLE LORO GROSSOLANE OSSERVAZIONI. DA UNA PARTE L’ESPERIENZA ANTERIORE AVEVA FATTO VEDERE CHE PRENDENDO PIÙ O MENO DI 5 EPAGOMENI, SI OTTENEVANO ABERRAZIONI ANCORA MAGGIORI; DALL’ALTRA L’IDEA DELL’INTERCALAZIONE, A NOI DIVENUTA COSÌ FAMIGLIARE, DIFFICILMENTE HA POTUTO PRESENTARSI AL LORO PENSIERO, PERCHÈ GLI ANNI DISUGUALI AVREBBERO TROPPO CONTRASTATO COLLA REGOLARITÀ DEI FENOMENI CELESTI, E SOPRATUTTO COLL’ORDINAMENTO, ORMAI IMMUTABILE, DEI RITI. TANTO INTIMAMENTE CONNESSA ERA LA LITURGIA EGIZIANA COLL’ANNO DI 365 GIORNI, CHE ANCHE NEGLI ULTIMI TEMPI DELLA LORO RELIGIONE ESSI NON CESSARONO DI PROTESTARE CONTRO LA RIFORMA ALESSANDRINA, LA QUALE, SECONDO L’ESPRESSIONE DI JAMBLICO104 «LEVAVA TUTTA LA FORZA ALLE PREGHIERE, TOGLIENDO AI GIORNI I LORO NOMI SACRI». E SE DOBBIAMO CREDERE A QUANTO NARRA IL COMMENTATORE DELLA PARAFRASI D’ARATO FATTA DA GERMANICO CESARE, IL SACERDOTE D’ISIDE CONDUCEVA OGNI NUOVO RE NEL SACELLO SEGRETO DEL TEMPIO, E GLI FACEVA PROMETTER CON GIURAMENTO DI NON INTRODURRE INTERCALAZIONI DI MESI NÈ DI GIORNI, E DI CONSERVARE LE ANTICHE REGOLE105.
| |
|