L’ANNO VAGO COSI STABILITO GODEVA DEL RESTO TUTTI I VANTAGGI DEI NOSTRI CALENDARI COMPLICATI SENZ’AVERNE GLI INCONVENIENTI. LA SOMMA UNIFORMITÀ E SEMPLICITÀ DELLA CRONOLOGIA SOVR’ESSO FONDATA TANTO POTÈ SU TOLOMEO CHE EGLI LO PREFERÌ NELL’USO QUOTIDIANO A TUTTI GL’INTRICATISSIMI COMPUTI DEI GRECI; MENTRE IL SUO AVANZARE SULL’ANNO SOLARE DURANTE UNA VITA D’UOMO NON RENDEVASI SENSIBILE CHE AGLI OSSERVATORI DELLE COSE CELESTI. LA RELAZIONE COI FENOMENI AGRICOLI ERA SUFFICIENTEMENTE STABILE PER GLI USI CIVILI E PER LE TRANSAZIONI QUOTIDIANE, E FINALMENTE IL VAGARE DI OGNI GIORNO DI QUEST’ANNO PER TUTTA L’ESTENSIONE DELL’ANNO SOLARE ERA STATO CON MOLTA ABILITÀ INTERPRETATO DAI SACERDOTI COME UNA COSA DA ESSI PENSATA PER SANTIFICARE EGUALMENTE TUTTE LE STAGIONI, CONDUCENDOVI SUCCESSIVAMENTE TUTTE LE FESTE RELIGIOSE CONNESSE COI DIVERSI GIORNI DELL’ANNO VAGO106. QUANDO POI LA VERA LUNGHEZZA DELL’ANNO FU CONOSCIUTA, NACQUE L’IDEA, PRIMA CONFUSA POI MEGLIO DETERMINATA, DAL GRAN PERIODO SOTIACO, CHE I SACERDOTI NON MANCARONO DI PRESENTARE COME ALTRO MONUMENTO DELLA LORO SCIENZA ARCANA; ED EBBERO ORIGINE NEI BASSI TEMPI DELL’IMPERO EGIZIO I SISTEMI CRONOLOGICI CHE FACEVANO DIPENDERE DALLA RIVOLUZIONE DI QUESTO PERIODO I DESTINI PASSATI E FUTURI DEL MONDO, E DI CUI SONO ESEMPI IL CANONE MANETONICO E IL VETUS CHRONICON.
Noi termineremo questo capitolo coll’addurre le autorità che fanno parola dell’introduzione degli epagomeni. Tale riforma sembrò tanto importante che di ben cinque autori possiamo riferire la testimonianza a questo riguardo.
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