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      OSSERVA OGGI O 753 ANNI VAGHI PIÙ TARDI NEL MEDESIMO GIORNO DEL MEDESIMO MESE.
      I sacerdoti egiziani hanno dunque semplicemente narrato che, a memoria d’uomini fra Mene e Sethos, due volte questa mutazione periodica era passata per la fase opposta a quella che avea luogo ai tempi d’ Erodoto: ora ammettendo che Erodoto abbia visitato l’Egitto intorno all’anno — 450, le epoche di questa fase opposta cadono negli anni — 1203 e — 2709, le quali effettivamente sono comprese fra Sethos, che fu salvato nel — 710 dall’invasione di Sennacherib, e Mene, che secondo Erodoto visse 341 generazioni prima.
      Questa interpretazione del passo d’Erodoto è da noi messa innanzi solo come probabile.
      Cap. V. - SULL’USO DELL’ANNO VAGO PRESSO GLI EGIZIANIE SULLA SUA RELAZIONE COLL’ANNO FISSO SOLARE.
      Nelle pagine precedenti noi abbiamo supposto come cosa incontrastabile che l’anno civile e religioso usato dagli Egiziani nei tempi faraonici dal — 2782 fino alla conquista romana fosse l’anno vago; e in vero questa ipotesi è sostenuta da tante e così esplicite e così gravi autorità, che quasi nessuno ha pensato di dubitarne. Tuttavia vi furono alcuni eruditi, fra cui De la Nauze, Bainbridge, Fréret e Fourier, che supposero presso gli Egiziani l’uso di un doppio calendario, cioè un calendario civile mobile, col quale erano connessi i riti religiosi, e un calendario fisso solare, che cominciava col levare eliaco di Sirio, e serviva di regola alle faccende dell’agricoltura116. Più radicale ancora è l’opinione recentemente prodotta dal prof.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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