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      Ma gli scrittori che ex professo hanno trattato di cose cronologiche ed ai quali la critica attribuisce giustamente un’inappellabile autorevolezza come Gemino, Tolomeo, Censorino, mentre si esprimono colla massima precisione sull’uso dell’anno vago per le cose civili e religiose presso gli Egiziani, non mostrano neppure di sospettare presso di loro l’esistenza di un anno intercalare.
      NEGANDO PERÒ ASSOLUTAMENTE CHE PRIMA DELLA RIFORMA ALESSANDRINA VI FOSSE UN CALENDARIO FISSO, SIA SOLO, SIA ACCOMPAGNATO DA UN CALENDARIO VAGO, NON VOGLIAMO AFFERMARE CHE PRESSO GLI ANTICHI EGIZIANI NON AVESSERO LUOGO FESTE E PRATICHE DI VARIO GENERE CONNESSE COLL’ANDAMENTO DELLE STAGIONI. SI CELEBRANO ANCORA OGGIDÌ OGNI ANNO IN EGITTO DUE SOLENNITÀ STREPITOSE IN RELAZIONE COLL’INONDAZIONE DEL FIUME: UNA È IL COSÌ DETTO MATRIMONIO DEL NILO, CHE CORRE ATTUALMENTE ADDÌ 18 MESORI FISSO SECONDO I COPTI (23 AGOSTO GREGORIANO); L’ALTRA È LA FESTA DELL’ESALTAZIONE DELLA CROCE, IN CUI LA PIENA DEL NILO SI DICE RAGGIUNGERE IL SUO MASSIMO, E CHE HA LUOGO IL 17 THOTH FISSO (26 SETTEMBRE GREGORIANO). CENTO GIORNI PRIMA DI QUESTA FESTA, CIOÈ LA NOTTE CHE PRECEDE IL 12 PUYNI FISSO (17 GIUGNO GREGORIANO), CREDE IL POPOLO EGIZIANO MODERNO CHE CADA UNA GOCCIA DAL CIELO COME SEGNALE, E QUASI COME SEME DELLE ACQUE MOLTIPLICATE DEL NILO. TALI FESTE HANNO LUOGO DA TEMPO IMMEMORABILE, E GLI SCRITTORI ARABI NE CITANO L’ESISTENZA FINO DAI PRIMI TEMPI DELLA CONQUISTA126. LA TRADIZIONE DELLA GOCCIA CELESTE SEMBRA DERIVARE DA QUELLA DELLE LACRIME D’ISIDE, CHE, SECONDO PAUSANIA, CREDEVANO GLI EGIZIANI ANTICHI GENERASSERO LA PIENA DEL NILO: IN QUESTO GIORNO SUCCEDEVA IL LEVARE ELIACO DI SIRIO.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Gemino Tolomeo Censorino Egiziani