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      Infatti se noi ammettiamo come esatta l’ipotesi del Lepsius circa il periodo della Fenice, è chiaro che gli Egiziani dovevano fare l’anno solare uguale a giorni 365,24349566, come sopra fu detto. E poiché essi supponevano l’anno di Sirio ugnale a giorni 365,25000000, il ritardo annuale dell’apparizione di Sirio rispetto al solstizio estivo fu, secondo loro, di giorni 0,00650434. Questo ritardo, accumulandosi successivamente, doveva importare un anno intiero in capo ad anni solari 56155, equivalenti ad anni di Sirio 56154, e ad anni vaghi 56192: tale è l’intervallo che, secondo le fatte supposizioni, doveva ricondurre l’apparizione di Sirio a coincidere col principio dell’anno solare dopo ch’essa ne aveva percorse tutte le fasi; e tale avrebbe dovuto esser la durata della supposta apocatastasi cosmica degli Egiziani. Ma di questo od altro simil periodo non si trova alcuna memoria nè presso gli scrittori, nè sui monumenti.
      XI. - Inversamente, se noi ammettiamo la durata di 36525 anni vaghi come rappresentante l’intervallo che riduce a coincidere il principio dell’anno di Sirio col principio dell’anno solare, siamo condotti ad abolire il periodo della Fenice di 1500 anni ed a sostituirne un altro. Poiché 36525 anni vaghi equivalgono a 36500 anni di Sirio, e poiché in questa durata il Sole ha fatto rispetto ai solstizi un giro di più che rispetto a Sirio, dobbiamo concludere che 36500 anni di Sirio sono, in questa ipotesi, equivalenti a 36501 anni solari. Di qui si deduce la durata dell’anno solare in giorni 365,2399934; in cui la frazione dì giorno 0,2399934 è il ritardo annuale del Sole rispetto al calendario vago.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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