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      LE ESPLORAZIONI FATTE RECENTEMENTE SUL SUOLO DELL’ANTICA BABELE PER CONTO DELLA SOCIETÀ ORIENTALE GERMANICA, HANNO MESSO IN LUCE UN DOCUMENTO CHE SI RIFERISCE DIRETTAMENTE ALLA NOSTRA QUESTIONE195. È UNA TAVOLA CHE DÀ LA LUNGHEZZA DEI GIORNI E DELLE NOTTI PER IL 1° E PER IL 15° DI CIASCUN MESE. LA DURATA DEL GIORNO È MASSIMA E MINIMA QUELLA DELLA NOTTE IL 15 DUSU; IL 15 TEBETU INVECE SI HA LA MINIMA DURATA DEL GIORNO E LA MASSIMA DELLA NOTTE. IL GIORNO E LA NOTTE SONO UGUALI IL 15 NISANNU E IL 15 DI TAŠRITU. GL’INTERVALLI FRA I QUATTRO CARDINI DELL’ANNO, CIOÈ I PUNTI EQUINOZIALI E SOLSTIZIALI, SONO SUPPOSTI DI TRE MESI INTIERI; ONDE È MANIFESTO CHE I MESI SON QUI CONSIDERATI COME DODICESIME PARTI DELL’ANNO SOLARE. DEL RESTO IL METODO DI CALCOLO IMPIEGATO A FORMARE QUESTA TAVOLA È STRAORDINARIAMENTE ROZZO, E IL DATO FONDAMENTALE D’OSSERVAZIONE (CIOÈ LA DURATA DEL GIORNO PIÙ LUNGO E DEL GIORNO PIÙ BREVE) MOLTO LONTANO DAL VERO. COMPARANDO L’UNO E L’ALTRO COLLA TAVOLA TANTO PIÙ PERFETTA CHE IL P. KUGLER HA ESTRATTO DA TAVOLETTE BABILONESI CONTEMPORANEE AGLI ARSACIDI196, È LECITO CONGETTURARE CHE IL DOCUMENTO QUI SOPRA DESCRITTO APPARTENGA AD UN EPOCA MOLTO ANTERIORE, E RAPPRESENTI UNO STADIO MOLTO PIÙ RUDIMENTALE DELL’ASTRONOMIA BABILONESE. MA QUAL SIA QUEST’EPOCA NON È POSSIBILE DIRE CON PRECISIONE.
      LA STESSA DISPOSIZIONE SIMMETRICA DEI PUNTI EQUINOZIALI E SOLSTIZIALI NEI GIORNI 15 DEI MESI DI NISAN, TAMMUZ, TISRI E TEBET SI OSSERVA ANCHE IN UN ALTRO DOCUMENTO PUBBLICATO DAL COMPIANTO GEORGE SMITH197, IL QUALE NE HA DATO LA SEGUENTE INTERPRETAZIONE: «DAL 1° ADAR AL 30 IYAR IL SOLE È NELLA DIVISIONE DELLA GRAN DEA: TEMPO DI PIOGGE E DI ARIA TIEPIDA. DAL 1° SIVAN AL 30 AB IL SOLE È NELLA DIVISIONE DI BELO: TEMPO DELLE MESSI E DEL CALDO. DAL 1° ELUL AL 30 DI ARAHSAMNA IL SOLE È NELLA DIVISIONE DI ANU: TEMPO DI PIOGGE E D’ARIA TIEPIDA. DAL 1° DI KISLEV AL 30 DI SABAT IL SOLE È NELLA DIVISIONE DI EA: TEMPO FREDDO». QUI VEDIAMO IL CORSO ANNUO DEL SOLE RIPARTITO IN QUATTRO DIVISIONI, CORRISPONDENTI CIASCUNA A TRE MESI, DELLE QUALI I PUNTI CENTRALI SONO QUELLI IN CUI IL SOLE PASSA IL 15 DI NISAN, DI TAMMUZ, DI TISRI E DI TEBET. SMITH È D’OPINIONE CHE QUESTI QUATTRO GIORNI COSTITUISCANO I QUATTRO CARDINI DELL’ANNO, I GIORNI EQUINOZIALI E SOLSTIZIALI. ANCHE DI QUESTA ISCRIZIONE NON È INDICATA L’EPOCA.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336