Nel clima del basso Milanese, almeno la metà delle osservazioni sarebbe stata totalmente impedita dalle nuvole, e dell’altra metà una parte ancora sarebbe stata viziata dagli spessi vapori che occupano l’orizzonte, anche quando a maggiori altezze è intieramente sereno. L’abbondanza di tali vapori è una qualità quasi inseparabile dai paesi dove l’agricoltura si appoggia principalmente ad un’intensa irrigazione: la Babilonide era e il basso Milanese è di questo numero. Nell’inverno quei vapori si trasformano in dense nebbie, che anche oggi durante il mese di gennaio sono un vero flagello della Babilonide207. Nella stessa nostra tavoletta K160 i pronostici astrologici sono spesso di piogge e d’inondazioni208. Non è dunque possibile ammettere che tutt’e 40 le epoche assegnate a fenomeni di Venere siano il puro risultato di osservazioni; di osservazioni cioè intese nel significato che i moderni attribuiscono a questa parola. Di tali epoche un certo numero (e si ha ragione di credere il maggior numero) è stato senza dubbio il risultato di vera osservazione. Le rimanenti è probabile siano state dedotte dalle osservazioni vicine mediante una cognizione approssimata dagli intervalli di tempo che si supponeva dovessero trascorrere in ciascun caso. Ma non vi è alcun modo di distinguere a priori le epoche osservate dalle epoche dedotte. Una simile distinzione potrà ottenersi forse in alcuni pochi casi come risultato finale di calcoli; ma in generale converrà rassegnarsi ad ignorarla. Questa circostanza complica di molto le nostre ricerche e diminuisce anche un poco il grado di fiducia che si potrebbe avere nei risultati: non perciò avremmo il diritto di accusar quegli astronomi di falso, giudicando cose antiche con criteri moderni.
| |
Milanese Babilonide Milanese Babilonide Venere
|