Anche più incerta e non meno indifferente per noi è la posizione del mese intercalare che, secondo ogni probabilità, ha dovuto esser posto fra le date (38) e (39): qui l’abbiamo assegnata all’Elul compreso fra quelle due date, ma poteva egualmente bene esser assegnata all’Adar precedente, pure senza mutar nulla ai nostri risultati.
Così si trovano determinati tutti i mesi intercalari, in numero di sei per 16 anni. Ponendo come anno primo quello in cui ebbero luogo le due prime osservazioni (1) e (2), e da quello contando progressivamente, abbiamo la seguente distribuzione dei mesi intercalariAnno 3° Adar II Anno 11° Adar II
» 5° Elul I » 13° Elul II
» 8° Elul II? » 16° Elul II?
e si vede che i 16 anni formano appunto due ottaeteridi al modo dei Greci, ripetendosi ogni intercalazione in capo ad otto anni. Non per questo concluderemo che ai Babilonesi al tempo di tali intercalazioni fosse già noto l’uso dell’ottaeteride: sembra che non lo conoscessero neppure nel periodo persiano; o almeno, se lo conobbero, non vollero adottarlo nella pratica delle intercalazioni.
Scala dei tempi. - Una scala esatta dei tempi non potrebbe essere stabilita che quando fosse completamente determinata la distribuzione dei mesi pieni e cavi. Già abbiamo confessato la nostra completa ignoranza su questo punto; e non rimane altro ripiego che contentarsi di una scala approssimata, ammettendo per tutte le lunazioni la durata media di giorni 29,5306. I noviluni apparenti così determinati saranno qua e là soggetti ad errori di uno od anche di due giorni: un errore maggiore non sembra probabile per l’epoca delle osservazioni qui discusse210. Nella scala che qui proponiamo (Quadro C) la colonna dei numeri arabici segna numeri di giorni, e costituisce una progressione aritmetica, di cui l’origine è stata presa ad arbitrio, e la differenza costante è 29,5306 giorni.
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Elul Adar Adar II Adar II Elul I Elul II Elul II Elul II Greci Babilonesi Quadro C
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