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      TUTTOCIÒ NON PERMETTE DI PENSARE AD UNA ELIMINAZIONE NEL SENSO ANALITICO. UNA SOLUZIONE ARITMETICA RIGOROSA NON POTREBBE AVER LUOGO CHE PROCEDENDO PER SUCCESSIVE APPROSSIMAZIONI. MA UNA SOLUZIONE SUFFICIENTE SI PUÒ OTTENERE DESCRIVENDO LA LINEA LH PER PUNTI, O ALMENO QUEL BREVE ARCO VF DI ESSA CHE INTERSECA L’ORIZZONTE NM. DATO INFATTI UN VALORE DI ? AD ARBITRIO, È AGEVOLE DEDURNE DALLE EQUAZIONI (6) IL VALORE CORRISPONDENTE DI ?. L’INTERSEZIONE DELLA CURVA COSÌ TRACCIATA COLL’ORIZZONTE NM DARÀ LA CERCATA POSIZIONE DEL PUNTO V DOVE SI TROVA IL PIANETA.
     
     
     
     
     
     
      IV. Epoca della congiunzione vera. – All’istante dell’ osservazione le longitudini eliocentriche della Terra e di Venere differiscono fra loro della quantità ?. La variazione di questa secondo il tempo è uguale alla differenza delle velocità angolari con cui si muovono intorno al Sole la Terra e la proiezione di Venere sul piano dell’eclittica. A quest’ultima si può surrogare la velocità angolare di Venere nell’orbita. Detti A, A’ i semigrand’ assi delle orbite della Terra e di Venere, ?, ?’ i loro moti angolari medi, i loro moti angolari veri diurni saranno espressi con molta approssimazione da
     
      il moto angolare relativo diurno sarà
     
      Questa sarà la velocità con cui andrà decrescendo (prima della congiunzione) o crescendo (dopo la congiunzione) l’angolo ?, supposti i moti uniformi pel breve intervallo di tempo considerato.
      PERTANTO IL NUMERO X DEI GIORNI CHE SEPARA IL MOMENTO DELL’OSSERVAZIONE DA QUELLO DELLA CONGIUNZIONE VERA, SARÀ SEMPLICEMENTE


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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