L’Assiria stessa, impegnata in una lotta secolare col regno d’Armenia, appunto in quest’epoca pervenuto all’apogeo della sua potenza, nei due o tre decenni che precedettero il 745 aveva cessato di tenere quel primato dell’Asia anteriore, che indisputato le era rimasto per più di cent’anni, da Assurnazirpal in poi. Le principali notizie che abbiamo di quel tempo riguardano una peste, ribellioni di varie provincie (761-759), ribellioni nell’antica capitale Aššur (763) e nella nuova capitale Kalah (746). L’impero d’Assiria fin d’allora sarebbe andato incontro a una fatale dissoluzione se nel 745 non sorgeva la mano ferrea di Tiglatpileser III a ricostituirlo ed a preparare lo splendido periodo dei Sargonidi.
Una seconda notizia sui Manda troviamo negli annali di Sargon II219, il quale descrivendo la sua spedizione in Media dell’anno 713, fra le regioni nemiche da lui devastate, annovera Nagira dei potenti Manda. Questo aggettivo di potenti, per chi conosce un poco il frasario delle iscrizioni reali d’Assiria, è molto significativo. Eransi dunque allora i Manda annidati nelle montagne occidentali della Media, ad uguale distanza press’a poco da Babilonia, da Ninive e da Ecbatana. Ma di questa vantaggiosa posizione non pare abbian potuto profittare durante i regni di Sargon II e del suo figlio Sennacherib.
Ma dai torbidi che accompagnarono la morte di Sennacherib essi trassero occasione di fare la loro prima invasione storicamente accertata. Era appena finita la guerra civile combattuta da Assaradone contro i suoi fratelli parricidi, che una vasta congiura di popoli settentrionali minacciò 1’Assiria (anno 679). Allora comparvero in scena i Gimirrai o Cimmeri, venuti dalle steppe del Mar Nero.
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