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      CON CIÒ SONO ESAURITE PRESS’A POCO LE NOTIZIE CHE LA STORIA PUÒ FORNIRE ALLA SOLUZIONE DEL PRESENTE PROBLEMA. ERA NECESSARIO RICORDARLE, PER MOSTRARE IN QUAL MODO E SINO A QUAL PUNTO SI POSSONO GIUSTIFICARE I LIMITI DI TEMPO ENTRO CUI GLI STORICI DELL’ANTICO ORIENTE CON UNANIME CONSENSO HANNO CIRCOSCRITTO L’AZIONE DEI MANDA SUI PAESI DELL’ASIA ANTERIORE. ADOTTANDO COME STORICAMENTE PROVATI QUESTI LIMITI, DOVREMMO ESTENDERE LE NOSTRE INDAGINI AI SECOLI VIII, VII E VI AV. CR. MA LA NATURA DEL NOSTRO DOCUMENTO PERMETTE DI ESCLUDERE SENZ’ALTRO I TEMPI POSTERIORI ALLA DISTRUZIONE DI NINIVE, E DI RESTINGERE LA DISCUSSIONE AI SECOLI VIII E VII.
      § 15. - DETERMINAZIONE DELL’EPOCA
      IN CUI FURONO FATTE LE OSSERVAZIONI.
      Le osservazioni consegnate nella tavoletta K160 sono enunciate in modo da esprimere relazioni che ebbero luogo fra i movimenti di Venere, della Luna e del Sole per un intervallo di 16 anni consecutivi. Nostra cura dovrà ora esser questa: di ricercare se nell’intervallo abbracciato dai secoli VIII e VII avanti Cristo, si può determinare una serie di 16 anni, durante la quale i fenomeni dei tre astri, calcolati coll’aiuto di elementi moderni, corrispondano (entro i limiti dei possibili errori) a quelli registrati nella tavoletta K 160. Per tal fine sono stati costrutti il Quadro L e il Quadro M qui appresso, dei quali brevemente indicheremo il contenuto e il fondamento.
      Fra tutte le dieci congiunzioni medie contenute nella serie, basterà considerare la prima, della quale qui sopra nel § 13 è stato trovato che la data secondo la scala provvisoria è espressa da


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Venere Luna Sole Cristo Quadro L Quadro M